Sebbene non si sia concluso nel migliore dei modi, il rapporto tra Emre Can e la Juventus va al di là del percorso calcistico e societario. Il calciatore tedesco ha raccontato di aver scoperto, nel 2018, di avere un tumore, grazie allo staff medico dei bianconeri.
Questo gli ha permesso di individuare preventivamente il problema e monitorarsi prima che fosse troppo tardi.
Juventus, Emre Can ringrazia la Vecchia Signora
Come trapelato dalle sue dichiarazioni, Emre Can non smetterà mai di ringraziare la Juventus, meritevole di avergli aperto gli occhi sulla sua condizione di salute, che sembrava cosa da poco.
Durante le visite mediche valide per il suo trasferimento in quel di Torino, il calciatore tedesco confessa di aver scoperto questo problema:
“Sono estremamente grato ai dottori: un paio di mesi dopo le visite mediche con la Juve mi chiamarono. Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non avevo mai sentito parlare di una tiroide e non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è valso solo per questo”.
Dopo quella notizia, ammette di essere rimasto sorpreso e impaurito:
“Avevo un tumore alla tiroide e avevo urgente bisogno di un’operazione. Questo ha cambiato molto nella mia vita. Puoi avere tanti soldi, puoi avere tutto, ma la salute è la cosa più importante. Non importa quanto crediamo di essere sani; se scopriamo queste cose in tempo, si può agire”.
Dopo le recenti perdite nel mondo de calcio – come quella di Vialli e Mihajlovic – questo è un ulteriore esempio di quanto, adesso, si presti molta più attenzione alle condizioni di salute dei singoli giocatori, costantemente monitorati.
In Serie A dal 2018 a Gennaio 2019, il centrocampista classe ’94 ha chiuso la sua avventura in bianconero con 45 match e 4 reti, impreziosite da uno scudetto e una Supercoppa italiana. Ma per lui il capoluogo piemontese rappresenta molto di più.
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