Stilare bilanci dopo una sola gara sarebbe di per sé poco corretto. Ma il mondo dei motori, a due o quattro ruote che sia, è ormai talmente evoluto e ricercato che è difficile pensare che le cose possano cambiare nel giro di settimane. Così bisogna essere onesti nel raccontare il primo weekend di Formula 1 e MotoGp. Nei deserti arabi abbiamo capito che la Ferrari ha fatto dei passi in avanti rispetto la passata stagione, per due motivi: il buon lavoro invernale ma anche il fatto che il termine di paragone era la “carretta” della passata stagione, la peggior macchina della storia della Rossa in Formula 1.
Il motore è cresciuto, l’aerodinamica migliorata, ma speranze di vittoria anche di un singolo Gp per questa stagione non ce ne sono (a meno di schianti di gruppo o condizioni particolari). Mercedes e Red Bull sono di un altro livello; la Ferrari quindi se la gioca con McLaren ed Alpha Tauri per il terzo posto nella classifica costruttori. Un applauso per l’esordio di Carlos Sainz, spesso nelle prove anche più veloce di Leclerc.
Brutte notizie invece dalla MotoGp, soprattutto per i fan di Valentino Rossi. Il quarto posto in prova aveva fatto sognare (anche grazie al traino di Bagnaia nel giro veloce). Ma la gara ha raccontato le difficoltà del pilota di Tavullia e della sua Yamaha finito bel oltre il 13° posto con una gara anonima. Valentino dice di divertirsi a correre ancora a 42 anni. Contento lui…