No, basta, non se ne può più. Davvero meritiamo tutto questo? Il gran premio di Ungheria ci regala l’ennesimo suicidio della Ferrari; che con una strategia delle gomme totalmente sbagliata toglie a Leclerc una gara che al giro 35 aveva in pugno con tutta la calma del mondo: 7 secondi davanti al compagno, 10 davanti a Verstappen. Poi il suicidio. La scelta di montare una gomma bianca mai provata venerdì e sabato, che stando ai tempi di chi l’aveva utilizzata era evidente non funzionasse e la frittata è bella che fatta.
Strategia suicida
Una strategia suicida e del tutto senza senso che ha visto tutto il mondo; tutti quelli che sono minimamente appassionati, dagli Stati Uniti alla Cina, nel vedere fermare il monegasco per montare quelle gomme gelate e inutilizzabili, al punto da dover smentire loro stessi e richiamare ai box per un terzo cambio il “Predestinato” pochi giri dopo, si sono chiesti: “Ma che cavolo stanno facendo?”.
Il muretto non all’altezza
Dopo Monaco, insomma, il muretto della Rossa si dimostra del tutto impreparato. E molto, molto al di sotto degli avversari, Red Bull e Mercedes che non ne hanno sbagliata una. Altro regalo e forse addio al Mondiale. Ma tanto, nulla cambia.
Come nulla cambia nella telecronaca. Vi invitiamo a rivedere la gara e riascoltare i commenti delle voci di Sky: le parole errore-sbaglio o cose simili non sono mai state pronunciate. Il povero Vanzini le ha tentate tutte ripetendo più volte che “i ragionamenti si fanno alla bandiera a scacchi, non prima…” e, dopo il giro d’onore con i piloti ai box ecco il durissimo attacco: “non si è capito proprio perché abbia montato la gomma bianca…”.
Telecronaca compassionevole
Insomma, il massimo della critica è un buffetto, anzi, una carezza davanti al figlio che ti ha bruciato la casa. Accanto a lui poi si cercava di trovare qualsiasi motivazione possibile per salvare la faccia alla Rossa. Roba da ridere.
Viene voglia di chiedere alla tv a pagamento un canale senza commento, solo con i rumori di fondo, così, almeno oltre alla rabbia per un’altra gara buttata via non ci dobbiamo sorbire (a pagamento) un racconto che di obiettivo ogni tanto ha davvero poco. Ovviamente la frase “hanno sbagliato mescola” è stata pronunciata nel dopo gara solo da Valsecchi, il Cavallo Pazzo del gruppo di commentatori, e che per questo piace tanto ai telespettatori.
Il Predestinato favorito
Parteggiare per la Rossa fa parte delle gioco per chi è italiano, tv compresa. È per questo che si capisce ed accetta l’urlo “Il Predestinato vince” che accompagna con enfasi che manco all’Arena di Verona durante l’Aida ogni volta che Leclerc vince un Gran Premio.
Però bisognerebbe avere il coraggio quando le cose sono così evidenti nei fatti e nella dinamica di utilizzare la parola Errore oppure Sbaglio. Anche perché a Maranello hanno le spalle così larghe e forti da poter sopportare tali vocaboli. E noi, sul divano di casa, non ne possiamo più, davvero.