“Forse ci siamo”. Sottovoce, come da prassi quando di fatto non bisogna passare informazioni agli avversari. Sottovoce per non far sognare nessuno, soprattutto i tifosi dalla passione indomabile malgrado gli anni di magra (soprattutto gli ultimi due). Sottovoce perché alla fine della prima tre giorni di test della Formula 1 2022, la stagione delle nuove auto, delle nuove regole e quindi di nuove possibilità e speranze, nessuno sa di fatto a che punto si trovi la propria macchina. Nessuno.
Ma ci sono delle cose che non si possono nascondere, quantomeno guardando in casa propria. Ed i commenti nei box della Ferrari dopo Barcellona vanno tutti nella medesima direzione: “La macchina c’è”.
A confortare l’ambiente a Maranello sarebbero soprattutto i dati del motore la cui potenza sembra tornata quella dei tempi belli e dovrebbe garantire così una maggiore competitività nei rettilinei dove la Rossa arrancava. Lo dimostra in questo il dato delle punte di velocità, in linea con quelle dei rivali senza per forza dover togliere troppo carico aerodinamico e quindi velocità e tenuta nelle curve. Ci sarebbero i dati relativi al consumo e alla gestione delle gomme (nuove anche queste) che saranno fondamentali nel prossimo campionato. C’è poi l’affidabilità, anche questa capace di lasciare sensazioni positive, dato che nei test di grossi problemi non ce ne sono stati. Ci sono le confidenze dei piloti, che tanto speravano in questi mesi per la macchina 2022 e che se ne sono tornati a casa con buone, anzi, ottime sensazioni.
Ferrari, che cosa dicono gli avversari
Ci sono poi i commenti degli avversari. Le “pance” della Ferrari sono state al centro degli occhi scrupolosi degli ingegneri delle altre squadre; va poi aggiunto come la Mercedes, principale favorita per il titolo visto l’andazzo degli ultimi 10 anni, per la prima volta non ha lasciato tutti a bocca aperta al momento della presentazione come invece accadeva da troppo tempo.
“Con tutte quello che abbiamo fatto e vinto negli ultimi anni, come faccio ad essere preoccupato?” ha provato a rassicurare Lewis Hamilton al termine dei test e dargli torto è difficile; ma radio box oggi non scommette sulle Frecce d’Argento ammazza campionato, anzi.
Da quel punto di vista c’è molta più curiosità attorno alla Red Bull e non tanto per il valore di Max Verstappen quanto per la matita di quel genio di Adrian Newey le cui innovazioni viste soprattutto sull’anteriore della vettura fanno paura a molti.
Quanto di vero c’è stato in questa prima tre giorni di pista?
Su tutto la domanda delle domande: quanto di vero c’è stato in questa prima tre giorni di pista? Quanto del loro potenziale hanno messo in pista le varie scuderie? Questo è davvero impossibile saperlo. Di sicuro nei prossimi test alla vigilia della prima gara della stagione, previsti in Barhain dal 10 al 12 marzo ci sarà meno possibilità di girare con il freno a mano tirato.
Resta però quel “forse ci siamo” confessato nei paddock da un uomo della Rossa che fa tanto ben sperare. Anche perché c’è una cosa che a Maranello sanno tutti i vertici della Gestione Sportiva: se questa macchina dovesse fallire qualcuno pagherà.