Gareth Bale annuncia il ritiro dal calcio giocato all’età di 33 anni. Con un lungo messaggio pubblicato sui suoi profili social, Mr 100 Milioni ha comunicato al suo pubblico la decisione di appendere gli scarpini al chiodo: “Fortunato ad aver praticato lo sport che amo. Mi attende una nuova avventura”.
Gareth Bale annuncia il ritiro: “Mi sento fortunato ad aver praticato lo sport che amo”
Si chiude a 33 anni la carriera calcistica di Gareth Bale. L’ala gallese, ex Tottenham e Real Madrid, ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato sui suoi profili social. La notizia arriva poche settimane dopo la fine del sogno Mondiale con il Galles e un anno dopo la vittoria della MLS con il Los Angeles FC, al fianco di Giorgio Chiellini.
“Dopo aver fatto le dovute considerazioni, comunico il mio ritiro dalla nazionale e, più in generale, dal calcio giocato.” -scrive Bale- “Mi sento fortunato perché sono riuscito a praticare lo sport che amo. Grazie al calcio, ho vissuto alcuni dei migliori momenti della mia vita. Dal primo tocco di palla con il Southampton all’ultimo che ho fatto negli Stati Uniti, sono immensamente grato per tutto quello che mi è accaduto durante il mio percorso a livello di club. Giocare 111 match con la mia nazionale e diventarne il capitano era un sogno, che si è trasformato in realtà”.
Seguono messaggi di gratitudine a chi lo ha sostenuto in tutti questi anni. Dai club che hanno creduto nel suo talento, alla sua famiglia, che è sempre stata dalla sua parte. “Vado avanti con trepidazione verso la prossima fase della mia vita.” -chiude l’ala- “Un momento di cambiamento e di transizione, un’opportunità per una nuova avventura…“.
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Il messaggio alla nazionale gallese: “Giocare con voi mi ha cambiato la vita”
Gareth Bale ha dedicato un messaggio anche alla sua “famiglia gallese”, rivolgendosi ai suoi compagni di nazionale e ai suoi tifosi. “La decisione di ritirarmi dalla nazionale è stata la più lunga e difficile della mia carriera.” -spiega il calciatore- “Come faccio ad esprimere come mi sono sentito ogni volta che ho indossato la maglia della nazionale? A parole, non ci posso riuscire. So che ogni persona coinvolta nel calcio gallese sente la magia e sa quello che provo io, senza bisogno di spiegarsi a parole. La mia esperienza con il Galles non mi ha cambiato soltanto la vita, ma mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Sono onorato di aver potuto partecipare alla storia di questo Paese. Per ora faccio un passo indietro, ma non sarò mai lontano da questo team, che scorre nelle mie vene. Dopotutto, il Dragone sulla maglia è tutto ciò di cui ho bisogno…”.
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