Gianluigi Donnarumma entrerà nella rosa del Paris Saint Germain, ora è ufficiale. Il calciatore oggi firma il contratto, dopo un Europeo vinto da protagonista con la nuova squadra francese.
Fino a qui tutto bene, ma il suo addio rimane pieno di polemiche. In un post sui social infatti, fatto dopo la vittoria azzurra, Gigio Donnarumma ha salutato i tifosi rossoneri (ancora scottati per il suo addio) scegliendo poche parole. “Certe scelte sono difficili, ma fanno parte della crescita di un uomo” ha commentato, aggiungendo però (rivolgendosi soprattutto ai tifosi) che “ora è arrivato il momento di salutarci. Una scelta che non è stata semplice, e non basta un post per spiegarla. O forse nemmeno può essere spiegata perchè i sentimenti più profondi difficilmente possono essere tradotti in parole”. Insomma, un addio amaro per il Milan. Gigio Donnarumma, cresciuto nelle giovanili del Milan (che a 16 anni lo ha fatto esordire in serie A), ha poi aggiunto che “a volte è giusto scegliere di cambiare, di affrontare sfide diverse, crescere, completarsi. E tutti i rossoneri che ho incontrato resteranno sempre nel mio cuore come una parte importante del mio percorso di vita“.
Parole che lasciano molti interrogativi non risolti: Donnarumma non vedeva nel Milan una squadra vincente? Non credeva più nel progetto rossonero? Oppure, come i più maliziosi pensano, voleva semplicemente essere pagato di più?
Gigio Donnarumma, Luca Toni lo difende dalle critiche
In mezzo alle critiche di tanti tifosi o opinionisti, però, c’è anche chi difende il calciatore. Come l’ex attaccante della nazionale azzurra Luca Toni che rimprovera il Milan di non aver fatto abbastanza per trattenerlo. “La priorità del Milan doveva essere rinnovare tuo contratto, ha commentato sotto il post social dell’addio di Gigio al Milan, e invece “il Milan ti ha lasciato andare”. Insomma, “l’errore è stato del Milan”.
Gigio Donnarumma, la lunga trattativa di mercato con Mino Raiola
Ma come si è arrivati fino a questo punto? Il tira e molla Milan-Donnarumma è andato avanti per mesi tra trattative, rilanci e nuove proposte della società rossonera (che, non è un mistero, voleva trattenerlo alla guardia dei pali). Come abbiamo raccontato su True News, sulla base del Raiola pensiero, il fondo Elliott avrebbe dovuto sborsare 20 milioni di euro di maxi-commissione. A cui bisognava aggiungere lo stipendio annuale (il procuratore chiedeva 10 milioni di euro) che il Milan doveva pagare al calciatore.
Troppo per un ragazzo di 22 anni, secondo Paolo Maldini e i dirigenti rossoneri.