La voce ha girato anche se nessuna conferma è stata raccolta. Anzi. Pare proprio che Armani non ci pensi nemmeno ad imbarcarsi nel calcio e a mettere le mani nell’Inter, in cerca di un futuro solido visti i problemi della famiglia Zhang. Giorgio Armani all’Inter per ripetere quanto fatto con l’Olimpia del basket, riportata giusto quest’anno nella Final Fuor dell’Eurolega anche se battuta da Bologna nella finale scudetto. Non se ne farà nulla, così come non si è fatto nulla del presunto interessamento del marchio LVMH per il Milan, finito anche al centro di un’inchiesta della Procura per capire chi e perché facesse girare le notizie malgrado le smentite a tutti i livelli provenienti da Parigi.
Inter e Milan, Milano soffre la proprietà straniera
Il tratto comune è, però, questo continuo rumore di fondo che testimonia una certa insofferenza degli ambienti economici e imprenditoriali milanesi rispetto alle due proprietà straniere di Milan e Inter. Il fondo Elliott l’ha per ora messa a tacere, forte dei risultati del campo e della straordinaria solidità patrimoniale che garantisce al Milan un presente sereno anche in un momento di crisi gravissima. Per Zhang, invece, il venticello continua a spirare.
Inter, Giorgio Armani e non solo
Non solo la boutade Armani. C’è la cordata degli interisti ‘ricchi’ capitanata da Cottarelli che continua a presentarsi sui giornali a caccia di fondi ma che, ad ora, non risulta nemmeno essere riuscita a farsi ricevere da Steven Zhang. Ci sono le parole di Massimo Moratti, per la prima volta critico e preoccupato per la svolta cinese degli ultimi mesi. C’è Pirelli che toglie dopo un quarto di secolo il suo marchio dalla maglia nerazzurra, ma resta comunque in un certo senso legata al club del cuore. Ci sono voci, commenti e parole ricorrenti che a occhio non hanno alcuna chance di trasformarsi in qualcosa di concreto, ma che segnalano la disaffezione.
Inter, così cara chi se la piglia?
La realtà è che l’Inter oggi costa centinaia di milioni di euro e che chiunque volesse rilevare la società dovrebbe mettere in conto esborsi elevatissimi per metterla in equilibrio e continuare negli investimenti. Il fondo Oaktree che ha accettato di prestare 275 milioni di euro a Suning, prendendosi in pegno il club, non sarà una risposta affascinante e però al momento risulta l’unica alternativa solida trovata sul mercato. Le altre sono speculazioni, speranze, sogni. Wishful thinking le chiamano gli inglesi. Agli osservatori disincantati e neutrali sembrano più che altro periodi ipotetici dell’irrealtà.