Che bello organizzare, anzi, ospitare un evento sportivo. Sia per la valenza sociale (lo sport diciamo così, fa bene), sia per il territorio che sia nazione, regione, città. Però dal Giro d’Italia al Giro del rione in monopattino tutti gli eventi, le gare, costano. E chi paga? Si dirà: gli sponsor. Peccato che ce ne siano sempre meno e che difficilmente coprano tutte le spese. Ed ecco quindi che scendono in campo le istituzioni, insomma lo Stato, con il suo portafoglio.
Spulciando tra i bilanci delle varie realtà si scopre come, ad esempio, la Camera dei Deputati (clicca qui per il pdf) racconta nel dettaglio gli investimenti da oltre 100 milioni per i Grandi Eventi sportivi: Mondiali di Sci di cortina 2021, Europei di Calcio 2020, Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Universiadi 2026, Atp Finals di Tennis di Torino 2021-2016. Insomma, tanta roba, niente da dire.
“Grandi eventi” discutibili
È decisamente più divertente invece vedere cosa succede tra le righe dei bilanci delle Regioni dove, oltre a bandi per le non meglio specificate “Manifestazioni Sportive Regionali” ci sono bandi e stanziamenti appositi per i (testuale) “Grandi Eventi”. In Lombardia ad esempio (il bando in pdf) nell’elenco delle manifestazioni definite Grandi Eventi si trova di tutto. Ci sono gli Europei di Canottaggio (e fin qui nulla di strano), il Consorzio Media Valtellina, per le tappe lombarde del Giro d’Italia ma poi si va nel divertente. Riga 5: “COMITATO ORGANIZZATORE LOCALE GRAND PRIX – Gran Prix Ginnastica – 70 mila euro.” Dove? Quale comitato? Quale Gran Prix? Mistero
Riga 6: “Oltre CPA Ass. Sportiva e Culturale – European Cup 2020 – 65mila euro”. Si, ma European Cup di cosa? Sumo? Briscola a chiamata? Mistero…
Riga 13: “Fed. Ita. Danza Sportiva – CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO, SUPERCOPPA ITALIA E GRANDSLAM SERIES 2021 – 80mila euro”. Con tutto il rispetto per chi pratica e si impegna in questo nobile sport. Ma la dicitura Grandi Eventi prevederebbe un minimo di conoscenza della cosa a livello di gente comune. Noi non ne abbiamo mai sentito parlare (ammettiamo però l’ignoranza in materia)…
Ma non pensate male della Lombardia. Perché le stranezze sono dappertutto: ne riparleremo.