Ibra cerca lavoro. La prima serata del campione svedese sul palco del Festival di Sanremo ha dato la risposta alla domanda che in molti da giorni si stavano facendo: cosa farà Ibrahimovic a Sanremo?
Ecco, la risposta è parsa chiara subito, da quello sketch preparato da tempo con le “regole di Zlatan”. L’impegno messo nel recitare la parte del duro, del cattivo, le battute imparate a memoria però non bastano per scoprirsi Fiorello, ma nemmeno Enrico Papi. Sul campo sarà (stato) anche un campione ma se il progetto era quello di una nuova carriera tv allora l’esame in Italia non è stata superata perché, ammettiamolo, il personaggio in questione non è di certo un mostro di simpatia. Ma magari alla Tv del suo paese potrebbe funzionare.
A parte i telespettatori però tutti contenti: per primo Amadeus che ha già ottenuto dall’attaccante del Milan quello che voleva: un sacco di pubblicità gratuita pre-Festival. E poi contento anche Ibra, uno di quelli incapaci di stare al mondo senza avere le luci della ribalta puntate su di lui, che sia San Siro o Sanremo poco cambia.
Dietro le polemiche resta però la sostanza che nessuno purtroppo ha visto. In sala stampa molti i critici, gli altri sono milanisti che sperano nel tricolore. Quale che sia il suo futuro tv consigliamo ad Ibra di sfruttare al meglio questa occasione per imparare, e in fretta. In campo infatti le ultime prestazioni lasciano a desiderare; in più gli infortuni cominciano ad essere specchio del tempo che passa inesorabile.
Quale potrebbe essere il suo programma tv? A guardare i nomi ed il suo passato verrebbe da scegliere “Porta a Porta” ma sappia Ibrahimovic che se è già dura battere Lukaku, far fuori Bruno Vespa è molto, ma molto ma molto più difficile.
E, soprattutto, stia tranquillo. Lukaku è a Milano, lontano.