Tensione. Quanto successo ieri nel finale di Juventus-Inter con le due espulsioni e la rissa finale è figlio di una sola parola: tensione. Termine che però ha origini varie, non una sola, ma più argomenti e momenti di fibrillazione personale e professionali. Inutile dire che tutto parte dalla scorsa sfida di campionato, vinta dai bianconeri a San Siro con l’espulsione nel finale di D’Ambrosio, faccia a faccia con Paredes. Ecco.
I nerazzurri si sono “segnati” nel libro nero dello spogliatoio diversi soggetti della squadra di Allegri
I nerazzurri si sono “segnati” nel libro nero dello spogliatoio diversi soggetti della squadra di Allegri, tra questi oltre al già citato Paredes una menzione di diritto va a Cuadrado (di cui tutti ricordano il rigore clamoroso nella partita di due anni fa a Torino) ma anche a Gatti, giocatore i cui atteggiamenti un po’ sopra le righe in campo sono ben noti nello spogliatoio nerazzurro (e indovinate un po’ su chi Lukaku ha fatto il fallo da cartellino giallo?). Ci sono poi alcuni finiti nel centro del mirino per certe frasi e post sui social, un po’ troppo da sbruffoni secondo Radio-Appiano. Su tutti Fagioli sui social mentre Rabiot viene descritto come un appassionato di quello che negli Stati Uniti viene definito “trash talking”, quelle paroline, le provocazioni, gli sfottò con cui si vuole provocare l’avversario.
Tensione: la Juventus fa notare che non è che all’Inter siano tutti stinchi di Santo
Da parte della Juventus invece si fa notare che non è che all’Inter siano tutti stinchi di Santo: Acerbi, Barella sono giocatori ad alto tasso di personalità in campo e dal volume piuttosto alto come tono di voce in generale. E poi c’è Lukaku che arriva da un anno complicatissimo e da giorni di attacchi violenti da parte dei tifosi per il clamoroso gol sbagliato con la Fiorentina. Di sicuro il belga non è tranquillo…
Tensione Juve-InteR: la situazione di Samir Handanovic
Discorso a parte lo merita la situazione di Samir Handanovic. Il portiere sloveno solo una volta nella vita si era visto sventolare un cartellino rosso (doppia ammonizione in Europa League) ed è da tutti riconosciuto come tipo pacato, calmo, che parla poco o non parla proprio. E allora cosa lo ha portato a battibeccare con Cuadrado fino alla doppia espulsione con colpi proibiti?
La prima cosa è il suo rapporto di amicizia vera e profonda con Lukaku; Handa che si sente ancora Capitano ha voluto parlare con il colombiano con cui il belga aveva litigato per difendere il compagno di squadra; discussione finita in rissa. Il portiere ha risposto al difensore bianconero che ha definito Lukaku un «provocatore» ed in più si è parlato degli insulti razzisti e degli ululati partiti dalla curva della Juventus. Anche perché, dicono, il portiere non sia proprio nel periodo più sereno della sua carriera. Al momento il suo futuro è infatti oscuro: l’Inter non ha presentato proposte di rinnovo dopo averlo messo in panchina e lui per primo non sa bene se continuare o meno a giocare. Tensione personale, tensione con gli avversari, tensione sui social.
Alla fine però la tensione porta all’esplosione. E per la partita di ritorno tra tre settimane non pensate che la pressione scenda.