Inter ad alta tensione. Il clima in casa nerazzurra si sta facendo sempre più pesante. Settimana dopo settimana. I risultati deludenti (3 sconfitte in 7 giornate di campionato) mettono in discussione la posizione e l’operato di Simone Inzaghi, il cui futuro non è a rischio esonero. Almeno per ora. Tradotto: avanti insieme fino alla sosta per il Mondiale dopodiché sarà tempo di bilanci. Serve una inversione di tendenza, onde evitare di prendere a dicembre un traghettatore in vista della prossima stagione.
Rapporti delicati tra Inzaghi e alcuni senatori dello spogliatoio
Tra le spine più preoccupanti in casa interista il rapporto delicato tra Simone Inzaghi e alcuni senatori dello spogliatoio. Il tecnico piacentino ha avuto vari screzi nelle ultime settimane con giocatori importanti come Barella, Bastoni e Calhanoglu. Il segnale di come non abbia più totalmente le redini dello spogliatoio. A poco è valso come sostegno l’arrivo del club manager Riccardo Ferri, ancora poco inserito nelle dinamiche della squadra tanto da non intervenire per placare il Bastoni furioso di Udine dopo il cambio (come invece fece in situazioni simili Lele Oriali).
Ma i problemi non sono solo nello spogliatoio
Le spaccature interne sono arrivate ai piani alti e riguardano l’apparato dirigenziale: l‘area tecnica soffre per il budget scarno messo a disposizione di Suning e non mancano le occasioni di lamentele nei confronti dei giornalisti-amici per le difficoltà relative a trattative di mercato e rinnovi. Non a caso la famiglia Zhang avrebbe accolto con fastidio le voci emerse 20 giorni fa e relative alla possibile cessione del club. Indiscrezioni messe in giro ad arte da qualcuno in seno alla società. La talpa sarebbe dunque in viale della Liberazione, da dove tutto filtra con estrema facilità. Troppa. Qui prodest? Sicuramente non alla proprietà cinese sempre più nell’occhio del ciclone e criticata dai tifosi. Un tutti contro tutti interno che alla lunga si ripercuote anche sulla squadra. Basti pensare allo scontro di fine agosto Inzaghi (spalleggiato da Marotta-Ausilio)-Zhang per arrivare all’acquisto di Francesco Acerbi.
Intanto alcuni nuovi acquisti si aspettavano un maggior impiego
Ci riferiamo ai giovani Raoul Bellanova e Kristjan Asllani che hanno visto finora il campo con il contagocce e che secondo anche una parte della dirigenza avrebbero meritato maggior minutaggio. Insomma, toccherà a Inzaghi saper sfruttare meglio le risorse a disposizione nella propria rosa. Senza dimenticare che dopo la sosta rientrerà Romelu Lukaku, un giocatore che da solo sposta gli equilibri e può alzare il livello della truppa nerazzurra. Ecco perché – al netto di alcune criticità interne – la situazione non è così drammatica da indurre a un cambio di guida tecnica. Tra l’altro in circolazione non ci sono liberi chissà quali profili (Paulo Sousa e Dejan Stankovic sono stati proposti, ma convincono poco…).
E allora caccia a un’unità di intenti che possa far rinascere l’Inter, allontanando i dissidi interni onde evitare di gettare alle ortiche la stagione.