Non c’è nulla di ufficiale, ma le immagini che girano sui siti specializzati (e che raramente sbagliano) sono destinate a far discutere. L’Inter campione d’Italia nella prossima stagione non vestirà nerazzurro ma un misto di due blu, chiaro e scuro, che si intrecciano su uno sfondo squamato. Non la seconda o la terza maglia: la prima. La foto anteprima l’ha pubblicata Footy Headlines e, se confermata l’indiscrezione, si tratterà di un’autentica rivoluzione che non potrà non suscitare la reazione dei tifosi più attaccati alla tradizione.
Inter, ecco la nuova maglia?
In pochi mesi la proprietà cinese Suning avrebbe realizzato un restyle completo del club, partendo dal logo e arrivando a toccare il simbolo più prezioso di una squadra di calcio. La firma è quella della Nike che è partner del club (fu) nerazzurro. L’Inter non sarebbe la prima a cercare di affrancarsi dalle strisce verticali, considerate dal punto di vista commerciale non così attraenti come il colore unico o qualche mix più moderno e accattivante per le giovani generazioni.
Dall’Inter alla Juve, addio alla “sacralità”
Anche la Juventus nel 2019 con la maglia maliziosamente denominata ‘Palio di Siena’ (due sole bande una bianca e una nera a dividere in due la casacca) e con le strisce sfumate del 2020 ha percorso la stessa strada. Solitamente gli esperimenti sono riservati alle magliette da utilizzare in alternanza alla cosiddetta ‘Home’. Il calcio del futuro sembra non guardare più in faccia a nulla, però. Nemmeno alla sacralità dei colori sociali.