Perché questo articolo potrebbe interessarti? Notte della vigilia movimentata sotto l’albergo del Milan. In vista del ritorno dei quarti di Champions i tifosi del Napoli hanno deciso di fare la veglia sotto le camere dei giocatori rossoneri. Una manifestazione di folclore – e livore – abbastanza inutile, visto che le stanze erano insonorizzate. Scene già vista in Europa, che però lasciano un interrogativo: ma la polizia, che fa?
Poteva succedere ovunque. E in effetti è un’usanza, per quanto deprecabile, assai diffusa in giro per l’Europa. Nella notte dei tifosi del Napoli davanti all’albergo del Milan, con cori e fuochi d’artificio, non c’è molto dell’originalità partenopea. Solo la reiterazione di una serie di stereotipi da cui la città di Pulcinella fatica a smarcarsi. Ma anche un interrogativo preoccupante: le forze dell’ordine, di preciso, cosa stavano facendo?
E dove poteva succedere?
“Poteva succedere ovunque e invece…” recitava una pagina Facebook. “In quale città poteva succedere?” uno dei leitmotiv della trasmissione radiofonica più sentita in Italia, la Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani, che non perde occasione per rimarcare episodi di “degenero” a Napoli. Sono solo alcuni esempi della serie di cliché – esagerati, condannabili e stereotipati, per carità – ma che puntualmente trovano conferma nella cronaca.
A cominciare dall'”allergia” al lavoro dei concittadini di Totò. Per darsi appuntamento alle tre di notte e fare la veglia sotto la stanza Calabria e compagni, è probabile che la sveglia oggi non sia suonata al canto del gallo. Tra i vari sondaggi – spesso inutili – perchè non farne uno in presa diretta: quanti degli avventori sotto l’albergo del Milan sono percettori del Reddito di cittadinanza? Quanti dei tifosi accorsi con fumogeni e tamburi erano parrucchieri col giorno libero?
La serenata trash dei tifosi del Napoli
La serenata trash dei tifosi azzurri si è pure rivelata inutile. “Troviamoci sotto l’hotel con trombe, batterie pirotecniche e fischi per non far dormire il Milan”. Da giorni circolava sui gruppi WhatsApp e Telegram l’invito a disturbare il riposo dei giocatori rossoneri. Metodiche di messaggistica poco originali, e che le forze dell’ordine avrebbero potuto intercettare, impedendo l’iniziativa dei mariuoli. Che, in ogni caso, non ha sortito gli effetti sperati.
I tentativi dei tanti tifosi napoletani che si sono sgolati fino a notte inoltrata sono stati assolutamente inutili. Perché? Semplicissimo, le stanze dell’albergo che ospitava il Milan erano tutte perfettamente insonorizzate. Calabria e compagni, è proprio il caso di dirlo, hanno dormito sonni tranquilli.
Folclore e livore dei tifosi, ma la polizia?
Folklore ma anche tanto livore. I tifosi napoletani se la sono presa in particolare con Theo Hernandez. Il nome del terzino francese è stato quello che è risuonato di gran lunga di più. E’ anche stato il più “virale” sui social. Dove Hernandez è stato vittima di violente offese rivolte dagli “autoironici e assolutamente non permalosi” – per citare un’altra realtà social – tifosi napoletani. Scene di ordinaria follia, già viste, sia sull’internet che nel mondo reale. Anche se non sono passate inosservate: con un giornalista americano della Cbs che ha immortalato con stupore la scena. Rimane un interrogativo dolente: ma le forze dell’ordine dov’erano? Non è la prima volta che i tifosi del Napoli creano scompiglio nei pressi dell’albergo degli ospiti. Era già successo con l’Eintracht, non più tardi di un mese fa. Che sia costume partenopeo? O’ mar ‘e o’ sole e il livore…