Irma Testa, 23enne di Torre Annunziata, sarà la prima pugile italiana a vincere una medaglia olimpica. Ai quarti di finale della categoria 57 kg, infatti, ha battuto la canadese Veyre, aggiudicandosi il pass per la semifinale. Dato che nel pugilato olimpico si assegnano, comunque, due terzi posti, la medaglia per la boxeur campana è ormai assicurata. Il suo è un traguardo storico: è la prima italiana ad andare così lontano nella storia della boxe femminile alle Olimpiadi. Nel frattempo l’atleta si prepara per il match contro la pugile filippina Nesthy Petecio, che si terrà il 31 luglio alle 6:39.
Irma Testa riscrive la storia della boxe femminile: è la prima pugile italiana a vincere una medaglia olimpica
È già storia. Salita sul ring dei quarti di finale, alle Olimpiadi, Irma Testa si è battuta contro la canadese Caroline Veyre. All’avversaria, nonostante la guardia serrata, riesce subito ad assestare i colpi al volto che le valgono poi il pass per la semifinale. Finito l’incontro, infatti, Testa sa già di aver fatto bene. E prima ancora che la proclamino, corre ad abbracciare l’allenatore Lucio Zurlo, che la aspetta sotto il ring. Finalmente viene annunciata la vittoria e, dopo un abbraccio con l’avversaria, l’azzurra torna a festeggiare.
Irma Testa ha infatti riscritto la storia della boxe femminile, spingendosi dove nessuna italiana finora era arrivata. È la prima azzurra a vincere una medaglia olimpica. Nonostante, infatti, siano ancora da combattersi gli incontri della semifinale e della finale, per lei il premio è assicurato. Alle olimpiadi vige la regola che nel pugilato vengano comunque assegnati due terzi posti, perciò, anche se non si conosce il verdetto finale, un clamoroso risultato è stato già portato a casa.
Dalla 23enne pugliese, d’altronde, non ci si aspettava di meno. Già nella sua prima olimpiade in Brasile, nella quale si era qualificata ai quarti di finale, battuta dalla futura campionessa olimpica Estelle Mossely, aveva stabilito un primato: la prima boxeur azzurra a disputare un’Olimpiade. Ma anche a seguito dei giochi a Rio de Janeiro, aveva incassato tanti successi. Primo fra tutti la medaglia d’oro al Torneo di Qualificazione Olimpica di Parigi.
L’infanzia della pugile Irma Testa, prima vincitrice italiana di una medaglia olimpica
Irma Testa è salita per la prima volta su un ring all’età di 10 anni. Dal suo maestro e allenatore Lucio Zurlo, che l’accompagnerà alla semifinale attesa per il 30 luglio alle 6:39, non si è mai separata. “Secondo me Irma vince l’oro – dice Patrizio Oliva, medaglia d’oro di Mosca 1980, a ilfattoquotidiano.it – lo pensavo alla vigilia del torneo, a maggior ragione adesso che è in semifinale. La ragazza è veramente tosta, brava tecnicamente, sa usare bene il sinistro. Non si piange addosso, combatte senza paura“.
A Tokyo 2021, nella squadra azzurra solo donne
Com’è cambiata la boxe italiana. Nel luglio del 2001 la prima donna pugile, Maria Moroni, si tesserava come agonista peso piuma della Federazione Pugilistica Italiana. Vent’anni dopo, a rappresentare la Nazionale sono Irma Testa, Giordana Sorrentino, Rebecca Nicoli e Angela Carini: quattro donne e zero uomini. “Ai miei tempi una cosa del genere – aggiunge Patrizio Oliva a ilfattoquotidiano.it – non era nemmeno ipotizzabile, ma ora bisogna ragionare in modo diverso. Anzi bisogna dire che abbiamo qualificato 4 pugili all’Olimpiade, senza più differenziare tra donne e uomini“.