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Juventus, tensione alle stelle: c’è poco da stare Allegri

Allegri

C’è poco da stare Allegri in casa Juventus. Al di là dei risultati balbettanti e al di sotto delle aspettative stagionali, ciò che preoccupa maggiormente la dirigenza bianconera è il nervosismo sempre più esplicito che sta accompagnando il tecnico livornese.

Una furia che si manifesta negli spogliatoi

Una furia che si manifesta negli spogliatoi (la lite con Baccin post Inter-Juve è ormai di dominio pubblico…) e anche nelle dichiarazioni ufficiali. La tensione è crescente e Max non vuole assolutamente chiudere la stagione con zero titoli. Oltretutto per il secondo anno di fila. Una macchia difficile da sopportare.

L’Europa League diventa fondamentale per l’allenatore

Ecco perché l’Europa League diventa fondamentale per l’allenatore, nonché l’unica scialuppa di salvataggio alla quale aggrapparsi. La sua posizione infatti – al di lá delle dichiarazioni ufficiali di facciata – è in bilico e Allegri lo sa. Ecco spiegato il nervosismo sempre più evidente. Tanto da scontrarsi con diversi suoi calciatori. Da tempo il feeling è ai minimi termini con Dusan Vlahovic, che in caso di permanenza di Allegri chiederà in estate la cessione. Un film già visto l’anno scorso con De Ligt poi volato al Bayern Monaco. Pure con Arek Milik ci sono stati screzi e attriti negli ultimi giorni, così come il rapporto non è fantastico con Federico Chiesa.

Nessun attaccante della Juve è in doppia cifra in Serie A

Tutti calciatori offensivi che non gradiscono i dettami tecnici di Allegri, la cui tattica estremamente difensivista e sparagnina finisce col penalizzarli. D’altronde i numeri parlano chiaro e non mentono (quasi) mai: nessun attaccante della Juve è in doppia cifra in Serie A. Il che la dice lunga sulla sterilità offensiva del parco d’attacco bianconero. L’ultimo scontro è stato con Angel Di Maria. El Fideo ha preso male la scelta di Allegri di panchinarlo contro il Bologna e si è chiamato fuori adducendo un fastidio alla caviglia.

Allegri è blindato da un contratto fino al 2025 da 7 milioni netti a stagione più due di bonus

L’ennesimo di segnale di come siano in pochi all’interno della rosa juventina ad essere pronti a gettarsi nel fuori per il proprio condottiero. Un segnale decisamente preoccupante. Allegri è blindato da un contratto fino al 2025 da 7 milioni netti a stagione più due di bonus. Difficile anzi complicatissimo esonerarlo, ma non impossibile. Non a caso – seppur possa rappresentare un bagno di sangue il ribaltone in panchina – la Juve si guarda intorno al netto delle smentite di rito. Piace molto Igor Tudor che a Marsiglia sta brillando.

Il sogno dei tifosi juventini resta Antonio Conte

Tra gli emergenti occhi puntati su Raffaele Palladino (Monza) e Alessio Dionisi (Sassuolo). Anche se in fondo il sogno di tutti, tifosi e non, resta lui: Antonio Conte che tornerebbe volentieri all’ovile.  D’altronde non è affatto un mistero che il tecnico salentino abbia deciso di tornare ad allenare in Italia. E in Serie A sono ben poche le panchine possibili. Forse la più concreta potrebbe proprio essere o diventare quella bianconera. Insieme per ripartire e rinascere. Occhio a quei due.

La Vecchia Signora potrebbe ritrovare tra qualche mese uno dei suoi figli prediletti. Difficile ma non impossibile