“E noi come stronzi rimanemmo a guardare”. Il film di Pif interpretato nei mesi scorsi da Fabio De Luigi può fotografare alla perfezione lo stato d’animo che caratterizza i dirigenti del calcio italiano, costretti ad assistere inermi e impotenti allo shopping sfrenato delle big europee.
Cambieranno maglia Kylian Mbappè, Robert Lewandowski e Erling Haaland
Mentre le nostre società vivono il tutto dall’esterno, quasi alla stregua di spettatori non paganti. Sicuramente impossibilitati ad entrare in azione al gran valzer dei bomber europei. In estate cambieranno maglia fuoriclasse del calibro di Kylian Mbappè, Robert Lewandowski ed Erling Haaland. Il francese è al passo d’addio col Paris Saint Germain nonostante i rinnovi monstre metti sul piatto dal club transalpino. L’attaccante ex Monaco ha scelto il Real Madrid che gli offre un quinquennale da 250 milioni così suddivisi: 200 milioni in 5 anni (stipendio annuale da 40 milioni) più un ricco bonus alla firma da 50 milioni. Cifre che gli sceicchi del PSG potrebbero anche pareggiare, ma Mbappè ha voglia di vivere una nuova avventura professionale e cimentarsi in un calcio differente. E allora chissà su chi si fionderà lo sceicco Al Thani per rimpiazzarlo. La prima idea era stata Robert Lewandowski che valuta l’addio al Bayern Monaco. Il cannoniere polacco è in scadenza nel 2023 e ha chiesto ai bavaresi il rinnovo fino al 2025 con stipendio da 20 milioni netti all’anno. La metà di Mbappè, ma comunque tanti.
Nello stallo, il City passa in pole per RL9
L’accordo è in stand-by e ha favorito l’ingresso in scena del Barcellona che è pronto a soddisfare le richieste di RL9, purché il Bayern lo liberi a prezzo di saldo. Eventualità che dalle parti di Monaco non vogliono neppure prendere in considerazione, tanto da aver fissato a quota 60 milioni il prezzo del suo cartellino. Cifra che il Paris non avrebbe problemi a pagare, ma al momento i francesi non hanno ancora affondato il colpo e temporeggino anche perché devono ancora sciogliere il nodo allenatore. Situazione di stallo che ha permesso al Manchester City di mettere la freccia e passare in pole.