Dov’è il Milan? È la domanda che i tifosi rossoneri si fanno dalla fine della finale di Supercoppa; una sconfitta arrivata poi dopo le delusioni dell’eliminazione in Coppa Italia da parte del Torino e dagli ultimi due pareggi in campionato con Roma e Lecce. Questioni calcistiche e tecniche che lasciamo a Pioli ed agli esperti.
Un’altra domanda: dov’è Gerry Cardinale?
C’è però un’altra domanda sempre legata ai rossoneri che è riecheggiata lo scorso weekend sul tavolo di un ristorante di Milano alla presenza di due dirigenti noti di due altrettanto note squadre di Serie A: dov’è Gerry Cardinale? Il presidente del Milan, entrato in carica da pochi mesi, di fatto è uccel di bosco da tempo. Lo dimostra anche quanto successo a Riad. L’alta dirigenza rossonera era infatti rappresentata da Gordon Singer, il figlio di Paul Singer, patron del fondo Elliott. Ecco. Parlando di Elliott si dovrebbe dire che stiamo parlando dell’«ex» proprietario del Milan di fatto acquisito appunto da Cardinale.
L’incontro a Milano tra due dirigenti di due squadre di serie A
Ma la realtà dice cose un po’ diverse: «dimmi tu – racconta l’interlocutore davanti ad una paella – Scaroni è ancora al suo posto ed è uomo Elliott; l’amministratore delegato che ha preso il posto di Ivan Gazidis, Giorgio Furlani è anche lui molto vicino ad Elliott. Maldini e Massara sono rimasti, come con Elliott…. e quindi? Parliamo poi dei soldi. Diciamo che l’operazione di acquisto da parte di Cardinale è sicuramente più limpida di quella che portò lo sconosciuto Yonghong Li ad acquisire il Milan ma alla fine non è che la nuova proprietà abbia portato chissà quali capitali…».
Il belga De Ketelaere, per il momento non ha pagato i dividendi previsti
Il silenzio tra un boccone e l’altro ha dato a tutti i presenti tempo e modo di pensare che alla fine le cose stiano davvero così e che siano piuttosto anomale. «Per non parlare poi del mercato – prosegue il nostro compagno di tavola – a gennaio faranno poco o nulla e la scorsa estate hanno investito meno di 50 mln, spesi quasi tutti su De Katelaere…». E qui si apre un’altra finestra: lo scorso maggio, nei giorni del tricolore rossonero, tra i portati in paradiso oltre a Stefano Pioli c’era appunto il duo Massara-Maldini, dirigenti additati come esempio per tutti, capaci di scelte oculate a costo zero e che però ora sembrano aver perso il «tocco magico». La scommessa su cui si sono giocati tutto il mercato scorso, il belga De Ketelaere, per il momento non ha pagato i dividendi previsti, anzi. Per i tifosi, in lutto, si tratta già di un fiasco conclamato. Ed ora si aprono scenari ancor più cupi per quello che riguarda il rinnovo di Leao, senza dubbio una delle punte di diamante della formazione rossonera, e che ora sempre più lontano da Milano.
Ed, in ultimo… dov’è Ibrahimovic?
Uno dei segreti del successo, anzi del miracolo dello scudetto appena conquistato era la guida più mentale che calcistica dello svedese, vero leader in campo e fuori. I suoi discorsi, il tavolo rovesciato a Sassuolo in spogliatoio, le sue parole sono state Vangelo per i compagni. Oggi tutto questo non c’è più; il giocatore di fatto è ormai un ex, bloccato da infortuni senza soluzione di fine, ed anche il motivatore ha perso quella presa che aveva sulla testa, sulle gambe e sul cuore dei compagni.
Dov’è quindi il Milan?