Dove verranno ospitate le prossime olimpiadi? Le prossime tre città che ospiteranno i giochi, dopo Tokyo, sono state già decise.
Parigi 2024: le prossime olimpiadi tornano in Europa
Il testimone della fiamma olimpica da Tokyo passerà a Parigi, che sarà la prima città ad ereditare l’atmosfera olimpica nipponica. Le olimpiadi dunque, dopo la tappa giapponese e quelle ancora precedenti di Rio e Pechino, torneranno in Europa. La capitale francese si sta già preparando per accogliere il grande evento sportivo.
Los Angeles 2028, la fiamma olimpica va in Usa
Dopo il cuore dell’Europa, le olimpiadi torneranno nel continente americano. A Los Angeles infatti la macchina per organizzare i giochi olimpici in grande stile si è già messa in moto e c’è da aspettarsi un grande spettacolo specie nelle cerimonie di apertura e chiusura.
Le Olimpiadi del 2032 a Brisbane, in Australia
Le Olimpiadi del 2032 si terranno a Brisbane, in Australia. La decisione è stata annunciata nella mattinata del 3 agosto 2021 nel corso della 138esima sessione del Comitato Olimpico Internazionale, con un’assegnazione obbligata visto che Brisbane era l’unica candidata.
La votazione è stata rinviata di 24 ore nell’attesa e nella speranza di includere altre città pretendenti. Così non è stato e allora nel 2032 le Olimpiadi si spostano in territorio australiano dopo 32 anni dai giochi olimpici di Sydney 200.
Dove saranno le Olimpiadi 2036? Ecco le città che stanno pensando di candidarsi (anche italiane)
I prossimi giochi olimpici che devono essere assegnati dal CIO (comitato olimpico internazionale) sono quelli del 2036 e molte città stanno europee e extraeuropee stanno pensando di candidarsi.
Olimpiadi 2036, sbuca il ticket Firenze-Bologna
La Toscana e l’Emilia Romagna stanno pensando di riportare le Olimpiadi in Italia, che mancano da Roma 1960. L’idea è quella di candidare in ticket Firenze e Bologna, coinvolgendo però altre città italiane tra cui Roma dove poter svolgere la cerimonia di apertura.
“Portare i Giochi olimpici estivi nel 2036 in Italia non deve restare soltanto un sogno – dichiara il presidente della regione Toscana Eugenio Giani -. La strada l’ha tracciata chi mi ha preceduto alla guida della giunta regionale, insieme al sindaco Nardella, al presidente Bonaccini e al sindaco di Bologna Merola. Ma per fare in modo che questo traguardo possa diventare un’ipotesi concreta sarà indispensabile la collaborazione di tutti gli attori in gioco, mettendo da parte interessi di parte e campanili. Le prossime tre edizioni, fino al 2032, sono state già assegnate. Il 2036 deve diventare l’anno del ritorno in Italia di un evento che manca dal 1960″ Giani ha poi aggiunto di essere convinto che “grazie ad un gioco di squadra importante Toscana ed Emilia Romagna saranno in grado di costruire una candidatura importante. In questi anni dovremo essere bravi a colmare il ritardo infrastrutturale, ad utilizzare bene le risorse che avremo a disposizione e, perchè no, a costruire alleanze anche con altre città fuori dalle due regioni. Ripeto, tutti insieme siamo in grado di ottenere un risultato storico”.
Olimpiadi del 2036: l’idea dell’accoppiata Berlino-Tel Aviv
Per le Olimpiadi del 2036 prende vita anche l’ipotesi congiunta e suggestiva di Berlino-Tel Aviv.
L’occasione d’altronde è significativa perchè nel 2036 ricorrono i cento anni dai Giochi che furono l’apoteosi della propaganda nazista. Un modo per non dimenticare e scrivere insieme un nuovo capitolo bello di storia, non soltanto sportiva.
Tel Aviv è una città giovane e dinamica. La candidatura potrebbe permettere di crescere a livello politico e di infrastrutture. «L’idea mi affascina» ha detto Sylvan Adams, il filantropo israelo-canadese che col proprio entusiasmo ha dato allo sport d’Israele una dimensione più dinamica e mediatica.
Olimpiadi 2036, si propone anche Istanbul (ma la candidatura divide la politica turca)
Istanbul si candiderà per ospitare le Olimpiadi del 2036. Il sindaco della città turca Ekrem Imamoglu ci crede. “Sono convinto conquisteremo i giochi” ha dichiarato. Il primo cittadino di Istanbul, però, non è una personalità politica qualunque: è esponente dell’opposizione socialdemocratica Chp che due anni fa riuscì a battere alle elezioni di Instanbul le forze del presidente Recep Tayyip Erdogan dopo un quarto di secolo. Da quel momento è alla guida del maggiore centro economico e turistico del Paese e la candidatura diventa dunque anche una mossa politica. Imamoglu viene visto come possibile sfidante di Erdogan alle prossime elezioni, previste nel 2023, e lo stesso Erdogan non vuole lasciargli troppo spazio.
Se l’iniziativa sia o meno condivisa dal governo di Ankara è però ancora un rebus. Il sindaco di Istanbul cercherà di convincere i rappresentanti del governo di Erdogan ad unirsi alla sua battaglia ma il sostegno alla candidatura potrebbe tornare utile anche ad Erdogan. La candidatura della capitale turca, infatti, potrebbe diventare una mossa politica ancheperErdogan dandogli un riscontro in termini di visibilità.
Per la Turchia si tratta di un nuovo tentativo: si era infatti candidata anche per i Giochi 2020, perdendo al ballottaggio con Tokyo.