L’eterno duello su quale sia la città numero uno d’Italia si sposta su un nuovo terreno, quello del calciomercato, dove Roma dichiara ufficialmente guerra a Milano. Eh gia, perché per oltre mezzo secondo la capitale del pallone è stata la città meneghina, snodo cruciale di incontri e trattative (segrete ma non troppo…) di calciomercato. Tanti gli hotel diventati famosi come teatro di affari conclusi e operazioni saltate. Dall’Hotel Gallia all’Hilton passando per il Principe di Savoia fino all’ultimo in ordine di tempo ad ospitare la kermesse ufficiale delle contrattazioni, ovvero lo Sheraton San Siro. E qui viene il punto.
Roma organizzerà il suo calciomercato
La location ufficiale per le ultime 48 ore di trattative sarebbe (condizionale d’obbligo a questo punto…) appunto lo Sheraton San Siro, dove l’Adise (Associazione dei Direttori Sportivi) insieme alla Mastergroup organizza quello che ormai è il carrozzone del calcio non giocato. Chiacchierate, incontri e contratti da firmare: il tutto sotto gli occhi indiscreti e presenti di decine di telecamere. È così da una vita e il film è destinato a ripetersi. In forma però raddoppiata. Roma infatti vuole anche lei avere la sua parte e per la prima volta il 30 e il 31 gennaio organizzerà il suo calciomercato. Una vera e propria alternativa parallela e contemporanea a quello milanese.
Nella Capitale ci sarà come ospite d’onore e attrattiva principale Rafaela Pimenta
La location romana scelta come sede di questa speciale prima volta sarà quella dell’Hilton Fiumicino, a due passi dall’aeroporto, dove l’Adicosp (l’altra associazione dei direttori sportivi, rivale dall’Adise) organizzerà anche lei il suo calciomercato. Il tutto con il patrocinio delle leghe che aspetteranno poi i contratti depositati. Insomma, alla fine per la Federazione una location vale l’altra. E c’è spazio per tutti. Nella Capitale ci sarà come ospite d’onore e attrattiva principale Rafaela Pimenta, ovvero colei che ha ereditato in prima persona la gestione dell’impero della One, l’agenzia del defunto e compianto Mino Raiola.
La sensazione è che difficilmente Milano perderà il suo scettro
Sarà decisamente interessante capire se il mercato nella Capitale funzionerà e strapperà un po’ di partecipanti a quello milanese o se ne invece si rivelerà un mezzo fiasco come quello balneare a Rimini da dove nelle ultime due stagioni c’è stato il kick-off ufficiale delle trattative. La sensazione è che difficilmente Milano perderà il suo scettro, ma altrettanto intrigante e da tenere d’occhio (più per il futuro che per il presente…) la mossa romana. Nella Capitale vogliono prendersi anche il calcio, che finora tranne che per le questioni politiche (FIGC ecc), non è mai stato uno snodo cruciale nella città del fiume Tevere. Peccato per Roma che i big dirigenziali (da Beppe Marotta in giù) siano tutti tesserati con l’Adise e che quindi alla fine parteciperanno al calciomercato milanese. In proporzione il risultato di adesione sarà 3 o 4 a 1 per quello meneghino. Per certi aspetti un dato scontato, ma anche un peccato perché uno scisma con relativa spaccatura in due avrebbe avuto la possibilità di rimischiare i rapporti di forza geopolitici del pallone nostrano.