Perché leggere questo articolo? Il Real Madrid ha ingaggiato Kylian Mbappé: operazione da 225 milioni di euro di base. E punta a superare il miliardo di revenue in un’annata.
“Mbappé, nuevo jugador del Real Madrid”. Un titolo sobrio e la notizia prima di tutto, perché i comunicati inutilmente iperbolici si lasciano a chi deve imbellettare il niente o il poco con aggettivi e frasi a effetto. Il Real Madrid no, ed è una questione di stile: così, senza fronzoli, poco dopo avere vinto la sua quindicesima Champions League ha annunciato l’ingaggio di uno dei tre più forti calciatori del mondo, appunto Kylian Mbappé. Non che fosse un segreto, perché l’operazione era nota da tempo.
Mbappé: parametro 150 milioni
Mancava appunto solo l’ufficialità, ed eccola lì, da qualche giorno, sul sito del club, con un testo che non va oltre la definizione di delantero espectacular, del resto bastano i numeri e i trofei. Ma di cosa stiamo parlando, quando parliamo del matrimonio tra il 25enne Mbappé, già campione del mondo con la Francia nel 2018, e il Real, campione di tutto e di più, in termini economici?
Formalmente l’operazione del Real Madrid è l’ingaggio di un calciatore a parametro zero: Mbappé si svincolerà il prossimo 30 giugno dal Paris Saint-Germain, dove giocava dal 2017. Il contratto andrà in scadenza a giorni, perché questo hanno voluto un anno fa il calciatore e il suo entourage: arrivare a questa situazione per potersi garantire e spartirsi un bonus per la firma di ben 150 milioni di euro.
Costo zero, insomma, proprio no, e del resto gli ingaggi a parametro zero non lo sono mai (tra commissioni agli agenti e bonus alla firma), figurarsi questo. Contratto quinquennale per il francese, valido sino al 30 giugno 2029, con un ingaggio base di 15 milioni di euro netti per ogni stagione. Tenendo presente che, a quanto si è appreso, i 150 milioni di euro del bonus di cui sopra verranno corrisposti all’attaccante attraverso una spalmatura su cinque anni. In totale, insomma, si parla di 45 milioni ad annata per un totale di 225 milioni, salvo ovviamente futuri – e assai probabili – adeguamenti e naturalmente al netto di altri bonus sicuramente presenti.
Quanto vale il Real Madrid?
Con questo nuovo contratto, Mbappé resterà il giocatore più pagato nei campionati europei. Già lo era anche al Psg (dove peraltro guadagnava anche di più), dopo l’addio di Messi e Neymar, e questo non stupisce considerando l’identità della proprietà del club, Qatar Sports Investments. Tuttavia, non è neppure stupefacente che lo sia al Real, dove la scorsa stagione erano ben cinque i calciatori con ingaggio annuale uguale o superiore a 10 milioni netti (Kroos, Alaba, Modric, Bellingham e Vinicius, con il tedesco che ha annunciato l’addio al calcio pochi giorni fa), nonostante il tetto agli ingaggi che ogni anno la Liga, sulla base dei bilanci, impone ai club.
Il punto da tenere in considerazione è che, come ha ricordato la testata statunitense The Athletic, “il budget salariale imposto dalla Liga al Real Madrid è stato recentemente aggiornato a 727,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 683,5 milioni di euro dell’anno scorso”, e comunque il totale neppure si avvicina alla cifra, non superando i 500 milioni. Certo è tra i più alti d’Europa, ma il costo del personale incide sui conti del club per appena il 49%, scrive sempre The Athletic.
Un brand in ascesa
Il Real, del resto, è un brand ancora in ascesa. Impegnato di questi tempi economicamente con i costi di ristrutturazione del Bernabeu (1,4 miliardi di euro), il club mardileno può vantare asset per oltre due miliardi di euro, ha un valore che Sportico ha stimato in 4,83 miliardi di dollari (dietro solo al Manchester United), mentre Forbes aumenta la stima sino a 6,6 miliardi di dollari (e vede invece il Real davanti allo United, a 6,55).
Primato confermato da Football Benchmark secondo i cui parametri il valore del Real sarebbe di 5,1 miliardi di euro contro 4,9 del club inglese. Sia come sia, il club merengue ha annunciato nel 2022-23 revenue per 831 milioni di euro e mira al superamento del miliardo in uno dei prossimi esercizi.
Fattore Champions
Il trionfo in Champions contro il Borussia Dortmund, la presenza nella nuova e più ricca edizione della principale competizione europea e nel prossimo Mondiale per Club, l’arrivo di Mbappé e gli investimenti su giovani come Arda Güler (2005) ed Endrick (2006) e il nuovo Bernabeu. Tutto alimenta la convinzione che il miliardo di revenue verrà superato a breve termine. Il debito? C’è, è alto – anche per la scelta di finanziare parte della ristrutturazione dello stadio col debito – ma sostenibile, con queste cifre e questi orizzonti. Quello del Real, oggi, è un altro campionato.