Messi dove giocherà? La domanda che tutti gli appassionati di calcio si stanno ponendo nelle ultime ore. Dopo l’addio ‘impossibile’ al Barcellona, è iniziato il toto squadra per il fuoriclasse argentino.
Messi e l’addio al Barcellona: dove va adesso?
Colpo di scena: con un anno di ritardo Leo Messi lascia il Barcellona. L’estate scorsa la pulce argentina non si era presentata in ritiro, comunicando con un fax di non voler proseguire il suo rapporto professionale con la squadra spagnola. Aveva puntato i piedi ma i dirigenti del Barcellona hanno impugnato il contratto che diceva ancora un anno.
Ebbene, dopo le parole del presidente Joan Laporta delle scorse settimane che facevano pensare ad un rinnovo ormai certo, ecco l’addio definitivo tra Messi e il Barcellona. Nel comunicato ufficiale della squadra spagnola si legge di motivi economici e strutturali. Il tetto salariale imposto dalla federazione spagnola e le difficoltà economiche del club non hanno permesso il rinnovo a cifre mostruose di Leo Messi.
Leo Messi e le squadre papabili
Dopo 35 titoli vinti insieme, tra cui 10 scudetti, 4 Champions e 3 Mondiali per club e i 672 gol in 778 apparizioni, Messi dovrà trovare una squadra che più di accontentarlo tecnicamente dovrà sborsare tanti milioni a stagione. Più di un’azienda. Messi potrebbe permettersi di comprarsi una squadra e giocarci.
In ordine di forza economica sono poche le squadre che possono pagare lo stipendio di Messi, soprattutto nel periodo pandemico.
- Il Paris Saint-Germain ha i soldi ma anche gli amici di Messi. La squadra parigina di proprietà dello sceicco Nasser Al-Khelaifi è diventata la nuova squadra Galactica. Oltre ad avere una forza economica importante può contare sull’amicizia di alcuni suoi calciatori con Messi: da Neymar a Di Maria, passando per Paredes e Icardi.
- Sullo stesso piano del Psg c’è la squadra inglese del Manchester City del presidente Khaldun al-Mubarak. Il City è fresco dell’acquisto più costoso della Premier: Jack Grealish costato 100 milioni di sterline. Oltre ad avere la disponibilità economica, la squadra inglese ha sulla panchina il mentore di Messi: Pep Guardiola.
- Da non scartare il Chelsea di un altro folle miliardario presidente: Roman Abramovič. Non gli piace stare a guardare e passare per la parte del perdente. Infatti, nei corridoi del calciomercato si parla di un’offerta da 130 milioni di euro per l’attaccante dell’Inter Lukaku. Chi sa che il presidente russo non voglia togliersi lo sfizio di portare a Stamford Bridge il fuoriclasse argentino.