Il Milan è a un passo dallo scudetto. Basta infatti appena un punto ai rossoneri in quel di Sassuolo per ricucirsi sul petto il tricolore a distanza di undici anni dall’ultima volta. Un’impresa incredibile visto che il club meneghino non era affatto tra le principali candidate al successo a inizio stagione. Una favola a lieto fine nonostante un’ombra che rischia di trovare i giorni successivi ai festeggiamenti. Ma andiamo con ordine.
Milan, Leao non è convinto di rinnovare
In casa rossonera l’umore e l’entusiasmo è alle stelle, eppure la dirigenza del Diavolo tra qualche giorno dovrà risolvere e sistemare una patata bollente non di poco conto. Riguarda la stella della squadra di Pioli, nonchè MVP stagionale con i suoi 11 gol e la raffica di assist: parliamo di Rafael Leao.
L’attaccante portoghese non è convinto di rinnovare il contratto col il Milan, in quanto lui e il suo agente (il potente Jorge Mendes) ritengono bassa l’offerta palesata a febbraio da Maldini: ovvero 4,5 milioni a stagione fino al 2026. Il triplo di quanto percepisce attualmente il numero 17 milanista, ma al tempo stesso una cifra distante da quanto percepisce lo juventino Vlahovic (7 milioni netti) che è ritenuto un top player della Serie A. Leao non vuole essere da meno negli emolumenti. Ecco perché si rischia la rottura, a meno di un ingresso nel club di capitali freschi e di una svolta.
Milan, non solo Leao
Con Elliott la politica al rialzo degli ingaggi ha fatto andare via Donnarumma (al Paris Saint Germain), Calhanoglu (accasatosi all’Inter) e Kessie (da luglio giocherà nelle fila del Barcellona). Tre giocatori che varrebbero 150 milioni e invece volati altrove a zero euro. Un disastro per le casse societarie, seppur dal punto di vista tecnico la squadra, grazie alle mosse indovinate di mercato, non ne abbia risentito. Occhio quindi alla sirene di mercato per il lusitano. Il Paris Saint Germain lo segue da tempo, ma le insidie principali arrivano dalla Premier League dove le big sono pronte a scendere in campo a suon di sterline per accaparrarselo. Il Manchester City ha già incontrato il suo agente Mendes un mese fa e ha intenzioni serie, mentre negli ultimi giorni anche il Liverpool di Jurgen Klopp ha iniziato a sondare il terreno. Servono però almeno 70 milioni cash per soffiare Leao ai rossoneri. Difficile ma non impossibile. Una spina in una giardino fiorito quella di Leao che il Milan – scudetto o meno – dovrà affrontare in estate, onde evitare tra un anno di trovarsi spalle al muro.
Il rischio di perderlo a zero
Senza rinnovo, infatti, Leao tra dodici mesi sarebbe lui a decidere il suo destino, rischiando di costringere il Milan a svenderlo pur di non perderlo l’anno successivo a parametro zero. Un film già visto dalle parti di via Aldo Rossi negli ultimi anni. Analogie sinistre che Maldini e Massara vorrebbero spazzare via. Possibilmente in fretta. Certo con i denari di InvestCorp o RedBird sarebbe più facile accontentare Leao e scacciare via le sirene di mercato. Ma questa è un’altra storia…