Perché leggere questo articolo? Meglio il derby di Milano in Champions o incontrare una big europea? Questo è il dilemma che affligge i tifosi di Inter e Milan, alla vigilia del sorteggio dei quarti della “coppa dalle grandi orecchie”.
“C’è più del 14% di possibilità. Una probabilità su sette, quasi la stessa della roulette russa”. Così un mio amico – ufficialmente tifoso di una squadra “non strisciata” ma anti-interista per “odio di classe” contro la Milano bene del calcio – calcola le chance che dall’urna di Nyon esca il derby di Champions. Milan-Inter in Europa sarebbe un sogno o un incubo? Abbiamo provato a chiedere a tifosi – anonimi – rossoneri e nerazzurri chi vorrebbero incrociare. Sul sorteggio che – come se non bastasse – si terrà venerdì 17, alle ore 12, aleggia un alone di tensione. Milano torna protagonista con le sue due squadre ai quarti, ma l’urna divide milanisti e interisti. Ecco cosa ci hanno risposto.
Inter-Milan di Champions: “Pensati single”
Provo ad aprire le danze, da milanista accanito: dio ce ne scampi e liberi. Qui lo dico: se tra l’11 e il 19 aprile irrompe il derby di Champions sulle nostre vite, prendo la malattia dal lavoro fino al 25 aprile. Un Milan-Inter ai quarti di coppa presenta un innegabile fascino sportivo ed è senza dubbio un grande spot per la città di Milano. Ma non me ne può fregare di meno.
Le coronarie sono mie; e non le gestiscono le pay-tv o il bilancio dell’ufficio turismo del Comune. Se ripenso al modo in cui ho gestito emotivamente il finale della scorsa stagione – ed era campionato, mica l’Europa – l’idea di una nuova sfida ad alta tensione tra Milan e Inter porta subito l’associazione d’idee con Chiara Ferragni a Sanremo: “Pensati single, se non morto“.
Il sorteggio e le nostre vite in redazione
Un collega, l’unico della nostra redazione a essere interista, condivide lo spauracchio per un possibile derby di coppa. Anche per lui il ricordo del passato è un blocco insormontabile. Aveva 21 e 23 anni quando si giocarono i due precedenti del 2003 e 2005 – semifinali e quarti di Champions – entrambi conclusisi in tragedia per i suoi colori. “E allora non c’erano i social. Oggi non saprei dove nascondermi”.
Io e lui siamo gli unici. Agli altri colleghi l’idea del derby di Champions stuzzica. Chi dice che sarà un evento spettacolare – mi sento di guardarli con un misto di stupore e orrore, come fossero della Legione straniera. Chi pensa che così almeno una squadra milanese passi il turno – manco mia madre quando perdevo e mi diceva “la prossima andrà meglio”.
Milanisti e interisti sul sorteggio che sembra inesorabile
Domani si terrà il tremendo sorteggione nel quartier generale della Uefa – non nella sala mensa di fantozziana memoria. Ho provato a trovare conforto nel malessere comune; ma provando a chiedere ad amici di una e dell’altra sponda del Naviglio il senso di smarrimento aumenta. La prima cosa che colpisce, provando a sondare gli umori in vista sorteggio sui gruppi WhatsApp o Facebook, è l’inesorabilità del sorteggio. A sentire i milanisti della curva o gli interisti del fantacalcio l’impressione è la stessa: sembra inevitabile che dall’urna di Nyon esca il derby.
“E’ scritto nelle stelle” dice Leonardo – che lavora come broker o un altro di quei lavori di revisione contabile; che non ho ben capito in cosa consistano, ma che gli lascia un sacco di tempo per sproloquiare della sua Inter su WhatsApp web tutto il giorno. E’ interista, ma non è cattivo; e anche nei suoi occhi si può scorgere un velo di terrore, più che di eccitazione, al pensiero del sorteggio che incombe.
Ricorsi storici e leitmotiv
Poi ci sono gli irriducibili, quelli che si lanciano in previsioni millenaristiche. “Nel 2005 abbiamo eliminato un’inglese agli ottavi. Poi abbiamo vinto il derby e siamo arrivati in finale” – si lancia Luigi, insegnante di giorno, ultras milanista dal primo pomeriggio. “Si e quella finale l’avete persa, a Istanbul” gli fa eco Andrea, giornalista freelance con la passione per lo sport e per le provocazioni ai cugini milanisti; a cui ricorda i fantasmi che aleggiano sulla città turca che il prossimo 10 giugno ospiterà l’atto conclusivo della Champions.
Oltre le spolverate di corsi e ricorsi storici, nascosto si può percepire l’elefante nella stanza. Qualcuno si sbottona e arriva a dire l’indicibile. “Se vi becchiamo c’è una cosa positiva: siete l’unica avversaria che possiamo battere”. Il post di Marcello, padre del Luigi di prima, che da quando è in pensione si diletta a inondare le bacheche social coi suoi pensieri del giorno, fa il pieno di interazioni. Segue un diluvio di interisti che commentano “Vale lo stesso per noi”. Su una cosa sembrano tutti d’accordo, anche se io ne ho il terrore.
Il sorteggio visto dagli altri
In questa discesa agli inferi che è l’avvicinamento al sorteggio di venerdì alle 12 è difficile trovare un calmante. Un sorriso me lo regala Cesare, nata e cresciuto anche lui in Barona, ma da genitori napoletani da cui ha ereditato la fede azzurra. Inutile dire che si sta godendo la stagione della sua vita. Dalla Serie C ai quarti di Champions per la prima volta nella storia: ogni giorno per Cesare è una festa. Può prenderci per il culo sul gruppo del Fanta, al bar lancia cori di “saluto alla capolista” e ieri se n’è uscito con una perla: il link per simulare il sorteggio di domani. Anche a lui è uscito il derby di Milano, mentre il suo Napoli se la dovrà vedere col Benfica. Per lui un sogno, per me un incubo.