De Laurentiis ama ricordare come dal giorno del suo arrivo abbia salvato e dato un futuro al Napoli, preso sull’orlo del fallimento e riportato in Europa non senza le tappe intermedie di qualche soddisfazione in campo. Ha ragione. È uno dei presidenti che ha fatto la storia del club e come tale verrà ricordato anche dai critici che pure, a Napoli, ci sono dal primo giorno e che non gli perdonano ad esempio il suo essere di origini non napoletane. De Laurentiis ha fatto il bene del Napoli, ma si può serenamente dire anche il contrario e cioè che il Napoli sia stato un affare per ADL e famiglia. Dal 2005 al 2020, infatti, il club ha pagato ai componenti del Consiglio d’amministrazione la bellezza di 32.552.600 euro, quasi tutti concentrati nell’ultimo decennio quando la squadra è tornata ad alto livello trascinando anche fatturato e risultati di bilancio.
E di quei 32 milioni e mezzo di euro la quasi totalità è rimasta in famiglia visto che la conduzione del Napoli Calcio è vecchio stile. Il numero uno è ADL, i vice presidenti Jacqueline Maurie Brandi (la signora del presidente) e Edoardo De Laurentiis (figlio) e dei due rimanenti consiglieri una è Valentina De Laurentiis (figlia). Quattro su cinque, con l’unico intruso Andrea Chiavelli che è l’uomo dei conti e delle firme importanti sui contratti sottoscritti dalla società. L’altro figlio, fuori dal Napoli ma non dal calcio, è Luigi De Laurentiis cui è stata affidata la presidenza del Bari, rilevato sul modello Napoli nell’estate del 2018 e in rampa di lancio per tornare dove merita di stare.
Ovviamente non c’è nulla di male né di illegale nell’assegnare uno stipendio a sé e famiglia. Quello che contano sono i risultati e nello stesso arco di tempo il Napoli Calcio ha messo in fila più bilanci in nero che in rosso arrivando a un saldo positivo di quasi 110 milioni. Nell’anno della pandemia le cose non sono andate benissimo (-18,9) e anche la famiglia De Laurentiis ne ha risentito accontentandosi di poco meno di un paio di milioncini contro i 5 della stagione precedente. C’è tempo per rifarsi, ma i conti in casa ADL tornano comunque. (Foto: Facebook di Aurelio de Laurentiis)