Se siete scaramantici, è il caso di cominciare a fare gli scongiuri. Oppure mettere pressione alla Lega Serie A perché il prossimo campionato cominci nel mezzo dell’estate, anche se la stagione attuale si sarà chiusa solo a luglio inoltrato con la finale dell’Europeo. Perché il Mondiale dell’Italia passa da una data di quelle da far venire i brividi, visto che storicamente a settembre gli azzurri faticano a presentarsi alla prima sosta internazionale in condizioni decenti.
La partita decisiva
Invece dovranno essere perfettamente in bolla il 5 settembre 2021 quando voleranno in Svizzera per giocarsi una bella fetta della qualificazione a Qatar 2022. Inutile girarci intorno: in un girone da dopolavoro calcistico, gli elvetici rappresentano il vero avversario per il primo posto, l’unico che qualifica direttamente al Mondiale senza passare dall’incubo dei playoff che nel 2017 ci sono stati fatali.
Cinque settembre duemilaventuno: segnarselo in rosso sul calendario. Negli ultimi cinque anni la nazionale a settembre ha vinto metà delle partite giocate (5 su 10) e ne ha perse 3 di cui una (2 settembre 2017) in casa della Spagna, decisiva per spedirci nelle mani della Svezia che poi avrebbe giustiziato i Ventura boys costringendoci a un’estate sul divano mentre gli altri giocavano in Russia. Si poteva fare diversamente?
Il problema dei calendari
Sì e no, nel senso che i calendari li stila la Uefa e i margini di intervento sono ridottissimi. Però si può fare qualcosa adesso, facendo cominciare la prossima Serie A almeno il 22 agosto e non il 29, così da mettere un paio di giornate nelle gambe degli azzurri prima di consegnarli al trittico Bulgaria (2 settembre), Svizzera (5 settembre) e Lituania (8 settembre) che di fatto indirizzerà l’esito del girone.
Possibile? Rumors da via Rosellini dicono di sì, l’idea sarebbe quella. Ma ci sono anche spinte contrarie perché l’Europeo allungherà l’attuale stagione già di per sé anonima perché ultra-compressa in calendari che la stanno condizionando. E magari c’è la speranza di poter recuperare qualche soldo in giro per il mondo se il Covid consentisse una minima ripresa delle tournée. La Figc farà pressione come al solito, i club discuteranno come sempre. Ma questa volta, oltre agli scongiuri, servirebbe davvero un atto concreto per aiutare Mancini e i suoi ragazzi.
(Foto: FIGC)