Milano vuole tenersi stretta i suoi vecchietti del gol. Passano gli anni ma restano sempre micidiali. E se vogliano ancor più decisivi. Mica male per chi quest’anno compirà 37 anni. Tra l’altro i due sono costati un tozzo di pane: 1,8 milioni (al netto dei bonus) Olivero il bombardiero, 1,5 milioni il Cigno di Sarajevo. A dimostrazione di come spesso si possa pescare bene senza spendere cifre folli. Basta saper scandagliare bene il mercato. I punti in comune non finiscono certamente qui.
Entrambi sono nati nell’anno di grazia per i bomber 1986
Entrambi i due goleador rossonerazzurri Olivier Giroud e Edin Dzeko sono nati nell’anno di grazia per i bomber 1986, eppure non vogliono smettere di stupire e di fare gol: ecco perché per entrambi sono già partite le contrattazioni per i rispettivi rinnovi dei contratti. Lavori in corso per trovare un’intesa, visto che tutti e due hanno dato la loro piena disponibilità ai club di appartenenza per proseguire l’avventura meneghina. Tutto ok? Non proprio. Anzi c’è mettersi all’opera per sistemare alcune questioni.
Partiamo dal Campione d’Italia in carica Giroud
Il francese ha dimostrato di fare ancora la differenza a livello Mondiale. Vedi Qatar 2022 dove ha realizzato 4 gol classificandosi terzo nella classifica marcatori dietro due mostri sacri come Mbappè e Messi. Per questo motivo Oli chiede un rinnovo biennale: si sente ancora integro e insegue Euro 2024. Da vivere da protagonista ancora una volta. Il Milan – considerata l’età avanzata – mette sul piatto un prolungamento annuale da 4 milioni netti più bonus. Balla un anno di contratto e la sensazione è che l’intesa possa arrivare a metà strada: contratto annuale con opzione di rinnovo legata al raggiungimento di alcuni traguardi.
Discorso simile per certi aspetti a quello che dovranno affrontare l’Inter e Dzeko
Discorso simile per certi aspetti a quello che dovranno affrontare l’Inter e Dzeko. Il centravanti bosniaco chiede un anno di contratto per restare: su questo aspetto la dirigenza nerazzurra è assolutamente propensa ad accontentarlo. Qui la questione rispetto al collega rossonero è di natura prettamente economica. Oggi Dzeko guadagna 5,5 milioni netti più 1 di bonus e non intende decurtarsi gli emolumenti, ritenendo di meritare anche nella prossima lo stesso trattamento salariale. Mentre Marotta e Ausilio – come per tutti gli altri calciatori Over 30 – della rosa puntano ad abbassare del 20-30% l’ingaggio. Qui si gioca tutta la partita relativa al futuro del numero 9 interista, che a suon di gol vuole convincere il club ad accontentarlo. Anche perché le offerte non gli mancano. Dall’MLS all’Arabia Saudita sono pronti a fare ponti d’oro all’ex goleador della Roma che però non intende andare a svernare in campionati meno stimolanti e di livello rispetto all’attuale Serie A. Ecco perché l’Inter può restare ottimista. A patto di non tirare troppo la corda…