Paola Egonu dopo la gara persa contro il Brasile è stata al centro di numerose attenzioni per il suo sfogo ripreso in un video ed gli insulti razzisti che hanno spinto la giocatrice a lasciare la Nazionale di Pallavolo italiana.
Paola Egonu lascia la Nazionale di Pallavolo
Paola Egonu ha lasciato la Nazionale di Pallavolo Italiana almeno per ora. Il video della giocatrice in lacrime mentre si sfoga con il suo procuratore è diventato molto virale. “Non puoi capire, questa è l’ultima partita in Nazionale. Mi hanno anche chiesto perché sono italiana. Sono stanca”. Questa frase, pronunciata da Paola Egonu al suo procuratore Marco Raguzzoni pochi minuti dopo la conquista della medaglia di bronzo al Mondiale olandese.
Insulti razzisti e le sue parole dopo il ritiro
Paola in serata, ai microfoni Rai ha dichiarato che dopo la sconfitta con il Brasile ha ricevuto offese e critiche. “C’è chi dice che non merito la Nazionale – ha detto -: il mio sogno, invece, è essere sul podio con questa squadra. In questo momento quel che sento è che ho bisogno di fare un passo indietro, spero tra qualche mese di ripensarci, perché abbiamo ancora tanto da fare con questa Nazionale. A gennaio vi farò sapere. Non ho parlato di questa decisione con la Federazione”.
Il presidente Federale Manfredi ha voluto chiare ciò che è successo alla giocatrice italiana Egonu. “Dopo la gara con il Brasile la giocatrice è stata attaccata sui social da qualche cretino con post di stampo razzista – rivela il numero uno federale -. Lei non ci aveva detto niente di tutto questo, altrimenti saremmo intervenuti. Problemi della squadra? Dal punto di vista tecnico direi proprio di no, le ragazze si sono lasciate piangendo, ma in 6 mesi di convivenza e di ritiro, in ogni gruppo e in tutti gli sport ci possono essere dei problemi. È normale. Se ci sono avremo la maniera di affrontarli e di risolverli. Paola in Nazionale? La porta è sempre aperta e ci mancherebbe altro, parliamo di una atleta che si è tatuata la maglia azzurra sulla pelle. Adesso dopo una manifestazione così lunga e a caldo si possono dire tante cose. Ora però ci calmiamo tutti, la prossima convocazione è ad aprile 2023 e non ho motivo di pensare che lei non ci sarà: tra l’altro, la pallavolo promuove integrazione piena, altro che razzismo”.