Sono giornate davvero ad alta tensione per gli amanti della pallacanestro. Mentre da noi Olimpia Milano e Virtus Bologna stanno dando vita ad una serie scudetto tornata su livelli di tecnica davvero elevati (dopo diverse stagioni al ribasso) dall’altra parte dell’Oceano il playoff Nba ci stanno raccontando, forse, la fine di un era.
Playoff, i big dell’Nba “in vacanza” prima del previsto
LeBron James (acciaccato alla caviglia e con lui Davis rallentato da acciacchi vari per tutta la stagione) è già in vacanza, eliminato dai Suns e dall’esuberanza di un giovane destinato a grandi cose, quel Devin Booker che con un 7/10 da tre punti ha vinto da solo gara 6 a Los Angeles.
Ed è già fuori anche un altro dei big, Luka Doncic, il diamante sloveno che ha sfiorato l’impresa in gara 7 con i suoi Mavs dopo averci regalato partite in cui è stato protagonista di quasi l’80% dei punti della sua squadra tra canestri realizzati ed assist regalati ai compagni. Robe da Magic Johnson, per chi come noi ha più di 50 anni.
La cavalcata dei «Big Three» di Brooklyn
Restano in gara solo i «Big Three» di Brooklyn, Harden-Irving-Durant che ora non sembrano avere avversari davanti alla conquista del titolo Nba. E sarebbe una vera e propria impresa dato che i Nets, da sempre, sono una delle Cenerentole della lega e soprattutto a Manhattan sono visti come la barzelletta che rischia davvero di diventare principessa alla faccia dei tifosi della Grande Mela che anche quest’anno hanno raccolto briciole e figuracce..
I playoff dell’Nba insidiati dall’Eurolega?
Manca però qualcosa a questi playoff. Sarà colpa del Covid, che ha condizionato risultati e calendario nella regular season, o di non sappiamo cosa ma tutto sta passando come un lento e poco emozionante trascorrere di gare, una dopo l’altra. E nemmeno il ritorno del pubblico (con capienza diversa a secondo degli Stati) ha riacceso davvero gli entusiasmi degli appassionati di basket, soprattutto in Europa dove, diciamo la verità, l’Eurolega da questo punto di vista ha regalato playoff e Final Four come forse mai prima d’ora: emozioni, tecnica (tanta), finali ad alta tensione, partecipazione, capacità di coinvolgere il pubblico.
Per il basket nuovo equilibrio in vista?
Forse per una volta l’allievo ha superato il maestro; o forse i maestri stanno gestendo la fine di un Impero (e di un Imperatore) e non hanno ancora trovato un nuovo equilibrio.
La cosa bella è che in Italia e negli Usa restano ancora settimane di partite. C’è ancora tempo di emozioni di qua e di là dall’Oceano dove al momento resta in gara l’unico degli italiani ancora in grado di dire la sua. Danilo Gallinari ed i suoi Atlanta Hawks. Non ci resta che fare il tifo per lui.