La premessa è d’obbligo: una gara non basta per fare un’analisi completa sull’andamento del motomondiale, ma la preoccupazione nel mondo dei motori a due ruote è piuttosto alta. Questa infatti non è una stagione come le altre, è la prima «Senza Valentino», l’uomo, il pilota capace di trasformare in sport nazionale quello che era sempre stato di una nicchia (più o meno grossa).
MotoGp, la prima gara senza Valentino Rossi
È per questo che i dati di ascolto della prima gara della stagione erano tanto attesi nei paddock. In Italia la situazione è molto chiara. A Sky si aspettano almeno 5-6 gare per poter dare giudizi ma i risultati di ascolto della prima tappa di due settimane fa non sono malvagi, anzi. In linea se non di poco superiori rispetto a quelli di un anno fa. Tutto bene quindi?
No, assolutamente no. Perché il dato che in qualche maniera dalle parti del quartiere Santa Giulia di Milano definiscono positivo racconta di un numero di spettatori per la gara della MotoGp superiore ai 500 mila. Ecco. Ora con la mente torniamo agli anni d’oro del «Dottore» (ormai diventato papà di Giulietta), quelli in cui dominava nella classe regina contro tutto e contro tutti. I numeri dei telespettatori di quegli anni raccontano un mondo lontano, anni luce, da quello di oggi.
La MotoGp e gli anni d’oro del «Dottore»
Il record storico infatti appartiene all’ultima gara della stagione 2015, il Gp di Valencia ultima gara della stagione quella del «biscotto» tra Marquez e Lorenzo contro Valentino. Una gara in cui il pilota italiano, penalizzato, partì ultimo e tentò una clamorosa rimonta nei confronti del catalano anche lui sulla Yamaha che, protetto da Marquez, vinse gara e titolo mondiale.
Bene, quel pomeriggio davanti alla tv gli spettatori furono quasi 10 milioni: 2 e mezzo sul canale a pagamento sempre di Sky, e 7 e mezzo sui due canali in chiaro (Cielo e Tv8). Numeri impressionanti, certo, il record ma mediamente anche all’epoca della MotoGp trasmessa da Mediaset sotto i 5 milioni non si andava mai.
Da quel momento però la curva degli ascolti è calata, costantemente, pesantemente, parallelamente al declino del pilota italiano fino ai numeri ed all’ultima stagione del Dottore che oggi, senza tema di essere tacciati di eresia, possiamo definire quantomeno deludente. È un po’ come se di fatto la massa avesse già abbandonato la nave ancor prima del ritiro del suo eroe.
Così da un anno e forse più si vivacchia su numeri oggi definiti soddisfacenti ma che solo 5 anni fa sarebbero stati definiti disastrosi. E non è solo una questione televisiva.
La MotoGp senza Valentino Rossi una grande passione per pochi?
La Dorna, società che gestisce il Circus a due ruote, arriva da un anno pesantissimo per il bilancio causa Covid che ha tolto alcune gare e di fatto tutto il fatturato legato ai biglietti per il pubblico. Nel 2021 si è chiuso con un calo del fatturato attorno ai 90 milioni. La voce principale è rimasta quella dei diritti tv, ovviamente, anche quella calata però del 35% rispetto al 2019, pre pandemia. Ma è evidente a tutti, ed i rumors nel paddock parlano chiaro, che l’appeal della MotoGp senza Rossi e senza l’altro fenomeno, Marquez, bloccato da mille stagioni, è sceso ed anche gli sponsor (alle prese poi con la crisi globale) fanno fatica ad avvicinarsi con fondi ed entusiasmo al prodotto. La paura è che si torni ad essere una grande passione per pochi. Con tutte le problematiche del caso.