Inversione a U. Quella del Milan nelle strategie dei rinnovi. Dopo aver perso a zero euro Hakan Calhanoglu (volato all’Inter) e Gigio Donnarumma (passato al Paris Saint Germain) l’anno scorso, i rossoneri si apprestano ora a perdere gratis a fine stagione Frank Kessiè (cercato da Barcellona, Tottenham e Juventus) e Alessio Romagnoli (nel mirino della Lazio). Quattro colonne della squadra che se ne vanno – seppur finora ben sostitute – senza far incassare neanche 50 centesimi al club di via Aldo Rossi. Un vero e proprio delitto per le casse societarie.
Rinnovi Milan, nuovo modus operandi
Ecco perché ora dalle parti di Casa Milan hanno decisivo di cambiare strategia adottando un altro modus operandi. Rinnovi a pioggia così da blindare i propri calciatori ed essere padroni dei cartellini. Finalmente, verrebbe da dire. Anche se le sanguinose perdite a zero sono state dovute a fattori molteplici. Il primo: negli ultimi anni la società ha cambiato spesso management e solo nell’ultimo biennio ha trovato stabilità. Difficile quindi impostare e programmare rinnovi. Oltretutto finora la politica del fondo Elliott che detiene il club era stata improntata a ingaggi non troppo elevati, salvo l’eccezione di Zlatan Ibrahimovic (7 milioni). L’uomo che ha dato la svolta al progetto Maldini-Pioli.
Adesso però le cose stanno prendendo una nuova forma. Il rinnovo di Theo Hernandez fino al 2026 con ingaggio triplicato (da 1,5 a 4,5 milioni) rappresenta un segnale eloquente. I top player verranno infatti blindati in anticipo, onde evitare di rivivere ciò che è accaduto negli ultimi 12 mesi. Dopo il terzino francese toccherà nei prossimi anche al centrocampista Ismael Bennacer prolungare con il Diavolo fino al 2026. Anche per lui ingaggio raddoppiato dagli attuali 1,6 a 3,2 milioni annui.
Rinnovi Milan, cosa cambia
Inoltre verrà cancellata la clausola rescissoria da 50 milioni di euro che si sarebbe attivata il primo luglio. E non finisce qui perché in casa rossonera ragionano pure sui prolungamenti fino al 2026 di Sandro Tonali e Pierre Kalulu, diventati protagonisti quest’anno e meritevoli di un aumento del salario. Il primo infatti l’estate scorsa – pur di restare a Milano e favorire il club nella trattativa col Brescia per il riscatto – si era ridotto gli emolumenti di 400mila euro. Giusto e doveroso che ora passi all’incasso (il nuovo ingaggio dovrebbe attestarsi intorno ai 2,5 milioni).
Lo stesso farà Rafael Leao dopo la multa di 15 milioni da parte della Fifa che ha dato ragione allo Sporting nella controversia sul suo addio al club lusitano. Per il gioiello portoghese si prospetta un rinnovo nei prossimi mesi da 5 milioni a stagione in modo da allontanare le sirene di Manchester City, Atletico Madrid e Borussia Dortmund che hanno manifestato interesse nei confronti del ragazzo. Tutti giocatori giovani e Under 25. Così come i principali obiettivi di mercato per l’estate, ovvero il centrale olandese Sven Botman (intesa per contratto quinquennale da 2,5 milioni annui più premi) e Renato Sanches, entrambi in forza al Lille. Il segnale di come Elliott voglia provare ad avviare un ciclo duraturo e che possa tramutarsi in vincere. Dallo scudetto del bilancio a quello del campo il passo potrebbe diventare breve…