Zaniolo: cosa è successo e cosa rischia dopo l’espulsione in Roma-Genoa. La scelta del Var più che altro ha innescato una serie di episodi che fanno discutere il giorno dopo.
Roma-Genoa, Zaniolo: cosa è successo
Roma contro il Genoa, partita bloccata sullo zero a zero. Ecco poi il colpo del genio: Zaniolo all’ultimo minuto segna il gol del vantaggio. L’esplosione di gioia dell’Olimpico togliendosi anche la maglia correndo sotto la Curva Sud. Dopo un paio di minuti di festeggiamenti però Abissò viene richiamato al Var per controllare un episodio: a inizio azione Abraham pesta il piede di un avversario commettendo fallo secondo l’arbitro Abisso che annulla la rete. Tanto nervosismo nei minuti di recupero, anche da parte di Zaniolo che protesta vivacemente con il direttore di gara che ha poi deciso di espellere, dopo aver preso il giallo per essersi tolto la maglietta.
Cosa rischia
Dal labiale si legge che il giocatore è nervoso e non si rivolge all’arbitro in modo carino. Vedersi annullare un gol all’ultimo minuto e dopo aver esultato in quel modo, può andare storto a chiunque. Zaniolo poi che non ha un carattere tranquillo non le manda certo a dire all’arbitro, ma ci pensa direttamente lui.
Il rosso diretto non implica automaticamente due giornate di squalifica, dipenderà da cosa scriverà l’arbitro nel referto ma appare difficile che Zaniolo possa evitare i due turni di stop. Ecco cosa dice il regolamento:
“Al calciatore espulso dal campo è automaticamente applicata la sanzione minima della squalifica per una gara da parte degli Organi della giustizia sportiva, salvo che questi ritengano di dover infliggere una sanzione più grave”.
La sanzione più grave scatta in caso di condotta ingiuriosa e nell’episodio di Zaniolo c’è. Il centrocampista giallorosso rischia dunque almeno due giornate di squalifica.