Giugno è tempo di bilanci per la televisione. I principali palinsesti si travestono d’estate dandoci la possibilità di riflettere su quello che è stato, o meglio, che abbiamo visto nei 12 mesi precedenti per quanto riguarda lo sport in tv.
Sport in tv, le pagelle di fine anno
RAI
C’è vita su Marte? Perché le canzoni di Sanremo fanno schifo? Chi è questa settimana la fidanzata di Zaniolo? Oltre a queste domande che disturbano il sonno degli italiani non avendo alcuna risposta ce n’è un’altra cui da anni qualcuno dovrebbe dare conto: perché la Rai snobba lo sport?
Sono anni che la prima azienda televisiva d’Italia, con uno squadrone di dipendenti enorme, un budget anche questo oltre ogni limite (foraggiato anche dal nostro spontaneo canone) decide di accontentarsi delle briciole. In ordine: niente calcio, niente motori, niente Nba o sport americani, niente Eurolega di basket e coppe europee di Volley. Insomma, lo sport di viale Mazzini si limita a Nazionale di calcio, Olimpiadi, ciclismo, sci ed una marea di cose minori con cui riempire il canale 57. Non solo, spesso i palinsesti seguono orari e modifiche dell’ultim’ora con partite che cominciano su un canale (anche in ritardo) e finiscono altrove.
E la qualità di telecronisti e opinionisti è la peggiore del lotto. Si salva la vela.
Voto: 2
MEDIASET
A Cologno hanno problemi di budget (il canone non arriva al Biscione) e così l’altra grande tv generalista italiana deve tirare la cinghia; certo, ci siamo gustati la Champions League con le ottime telecronache di Pardo ma per il resto poco poco. Merita una riflessione Tiki Taka, la trasmissione sportiva (in origine) affidata a Piero Chiambretti capace, puntata dopo puntata, di trasformarla in una copia dei suoi programmi piuttosto trash precedenti (e nemmeno troppo di successo come ascolti).
Voto: 4
EUROSPORT
Pochi ma buoni, sembra essere la sintesi della tv europea dedicata allo Sport. Il palinsesto ha offerto di tutto, di più: tennis, sci, biathlon, motori, ciclismo, basket europeo. Ma da premiare è soprattutto la competenza ed il ritmo dei suoi telecronisti ed opinionisti. Tre su tutti: Iacopo Lo Monaco per il tennis, Riccardo Magrini per il ciclismo e Massimiliano Ambesi per gli sport invernali. E non dimentichiamo Giulia Cicchinè, bordocampista per la pallacanestro il cui inglese semplicemente perfetto ci fa rimpiangere certi colleghi fermi a “De pen is on de teibol”
Fossimo nella Rai li strapperemmo alla concorrenza a suon di soldi oppure anche con un mega scambio: dieci giornalisti al posto di uno…
Voto: 9
SKY
La pay tv per eccellenza ha da sempre nello sport la sua àncora di salvezza. Il livello delle trasmissioni,la qualità video, la competenza sono ai massimi. Rispetto ai colleghi di Eurosport però a Rogoredo eccedono con il protagonismo dei loro volti al punto che quelli che alla fine sono semplici giornalisti rischiano di diventare un po’ antipatici. Il peggio è stata la gestione della Coppa America di Vela, affidata alle urla inspiegabili (ed inappropriate, visto l’orario delle dirette) di Guido Meda. Il meglio è Alessandro Bonan e la squadra di Calciomercato l’Originale: notizie che poi tutti copiano, lanciate in un clima davvero piacevole.
Voto: 6,5
DAZN
Poco da dire sull’anno passato. Il calcio si limita a Diletta Leotta. Il resto è quasi ignorato anche se le telecronache della Nfl meriterebbero più visibilità. La vera sfida per l’emittente scatta adesso, con la serie A in esclusiva per i prossimi tre anni. Serve un cambio di passo.
Voto: 6