Il campionato più pazzo di sempre, con in mezzo una sosta lunga quasi quanto un’estate e metà rose in vacanza mentre l’altra metà si giocherà il Mondiale (degli altri, ahinoi) è finalmente ai blocchi di partenza. Una settimana e ci siamo. Chi vincerà lo scudetto? Chi farà sua la volata per un posto in Europa, soprattutto la Champions League che vale milioni di euro? E chi dovrà lottare per evitare l’onta della retrocessione? Siccome siamo nel mezzo dell’estate, anche se alla vigilia della partenza della stagione, con ancora quasi un mese di calciomercato da raccontare sarebbe saggio soprassedere ed evitare di lanciarsi nel solito gioco della griglia del campionato. Ma non si può, è più forte di tutti ed allora – con la premessa che ogni giudizio andrà ricalibrato a trattative chiuse il 1° settembre (con già 4 giornate alle spalle) – ecco come True News mette in fila le squadre della nostra Serie A. Con un occhio anche a chi in fondo alla classifica dovrà sudarsi la salvezza, anche se l’esperienza insegna che sono proprio le provinciali e le piccole che si muovono di più nelle ultime giornate del mercato approfittando dei saldi per piazzare qualche colpo interessante.
Il Milan in pole position
In ogni caso, fatte le premesse, ecco la griglia che vede in pole position il Milan campione d’Italia uscente. Non solo perché, come sono soliti dire quelli che hanno perso l’anno prima, chi ha vinto ha l’obbligo di caricarsi l’onere del pronostico; il Milan è forte e le amichevoli estive lo hanno confermato, ha un’identità precisa e il mercato sta consegnando a Pioli i rinforzi necessari dopo un avvio reso complicato dalla vicenda tra Maldini ed Elliott. Quindi dritto in pole e non più, come nelle ultime due stagioni, con il ruolo dell’outsider cui venivano date poche chance. Al suo fianco l’Inter di Inzaghi, sempre che non perda per strada qualche pezzo pregiato tra difesa (Skriniar) ed esterni (Dumfries). Lukaku vale tantissimo, la conferma dei big altrettanto anche se la partenza di Perisic peserà non poco visto che il croato dell’ultimo campionato è stato semplicemente il migliore e non sarà semplice da sostituire.
Seconda fila con Juventus e Roma
In questo ordine. Allegri ha una squadra migliore rispetto ad un anno fa ma ancora incompleta e con l’incognita infortuni (Pogba e Chiesa, per citare due nomi). Mourinho nelle seconde stagioni di solito non manca mai e la conquista della Conference League ha già riempito di contenuti anche la sua prima annata nella Capitale. Dybala è un upgrade notevole.
Terza fila: Napoli e Fiorentina
Con un asterisco perché c’è una squadra oggi molto difficile da decifrare ma che promette una stagione di puro divertimento. Andando con ordine, il Napoli ha aperto un nuovo ciclo e Spalletti dovrà dare fondo al suo bagaglio di esperienza e bravura per cavare subito fuori il massimo da una rosa che ha perso Koulibaly, Insigne e Mertens (e non è detto sia finita qui). Difficile ripetere lo scorso campionato, quello del grande rimpianto. Possibile che la Fiorentina di Italiano faccia un altro passettino di crescita avendo aggiunto altra qualità a un gioco che si è conquistato gli applausi dei tifosi viola ed è valso un meritato aumento di stipendio all’allenatore ex Spezia, uno degli emergenti veri del nostro pallone. L’asterisco è per la Lazio di Maurizio Sarri, finalmente disegnata per il tecnico e per le sue idee anche se ancora incompleta. L’anno di semina potrebbe rendere questa stagione quella della definitiva esplosione, soprattutto se Milinkovic Savic dovesse rimanere e Immobile confermarsi sugli abituali standard realizzativi.
La Lazio alle spalle delle prime quattro con il Napoli
Quindi la Lazio va subito alle spalle delle prime quattro della griglia insieme al Napoli mentre, a sorpresa, scivola un po’ a centro gruppo l’Atalanta che l’estate scorsa sognava lo scudetto. La delusione per un girone di ritorno a ritmo da retrocessione è ancora forte, la squadra non è cambiata molto e sono da verificare le motivazioni di Gasperini viste anche le parole degli ultimi mesi.
Il ruolo di outsider da seconda metà della classifica va al Sassuolo, a meno che nella seconda metà del mercato non venga smantellato oltre alle cessioni di Scamacca e Djuric. Non è scontato, visto che i nomi di molti gioielli neroverdi sono sui taccuini di mezza Europa a cominciare da Raspadori. Intriga anche l’Udinese, pur avendo perso Molina. Da studiare il Torino, indebolito da tante partenze.
Chi va in Serie B?
Compito ingrato provare a indicare il nome delle tre candidate alla retrocessione e allora, sempre tenendo conto delle premesse iniziali, ne facciamo quattro allargando la rosa. Dentro ci sono due neopromosse come Cremonese e Lecce, che a tre settimane dallo stop del mercato sembrano poco attrezzate per la massima serie. Al di là dei colpi iniziali, anche il Monza deve lavorare molto per dare consistenza al gruppo in mano a Stroppa, però ci sono idee e budget per colmare il gap soprattutto in attacco. Gli altri due nomi? Salernitana, pur memori della rimonta del girone di ritorno dello scorso campionato, e Sampdoria. Sotto la Lanterna ci sono ancora troppi problemi societari per pensare solo al campo e l’ultima annata è già stata tormentata. Giampaolo, anche lui sotto esame, aveva bisogno di rinforzi e di un’estate serena: fin qui non ha avuto né gli uni né l’altra.