Stadio Roma, il Comune capitolino ha chiesto un risarcimento al club giallorosso. Secondo l’amministrazione Gualtieri è un danno non solo alla città ma anche ai cittadini.
Stadio Roma, il Comune chiede un risarcimento
L’idea della gestione Pallotta è rimasta anche meno di un’idea anzi un danno per la città, secondo il Comune. Pallotta dopo 7 lunghi anni di ritardi, false promesse, inchieste e insulti presi ha deciso di non credere più nel progetto Roma e nello stadio.
Intanto, il Comune di Roma vuole chiudere la questione stadio Tor di Valle con una maxi-richiesta di risarcimento, come riporta La Repubblica. L’iter lunghissimo dei sette anni che ha portato solo all’acquisto del terreno a un plastico ha convolto tante persone ed enti anche legalmente.
La richiesta del Comune di Roma
Tanti i danni chiesti dal Comune anche perché la portata del progetto è stata molto amplia. Il primo danno è d’immagine che nel tempo dal progetto di Tor di Valle unita alla mancata realizzazione dell’opera vale 32,7 milioni di euro secondo l’avvocatura capitolina. La cifra è calcolata in base ai 23,8 milioni di risultati prodotti da Google immettendo la chiave di ricerca «lo stadio della Roma non si farà». Segue il danno per le ore perse dai dipendenti capitolini: quelle dei manager valgono dai 56 ai 63 euro, quelle dei funzionari 22 euro e quelle degli impiegati 11 euro. Il totale fa quasi 2 milioni di euro. Al capitolo opere pubbliche arriva la posta più pesante: il risarcimento sale di 276 milioni di euro. il controricorso firmato dall’avvocatura capitolina è stato depositato al Tar del Lazio.
Si preannuncia dunque per il nuovo anno una lunga battaglia legale e chi sa se Roma e i romanisti troveranno pace sulla questione stadio. Di sicuro un nuovo impianto è lontano ancora anni luce. Roma non è pronta ma le colpe non sono solo imputabili alla gestione Pallotta e quindi al club.