Tra le varie cose divertenti sentite nei giorni della Superlega c’è stato il collegamento fatto da molti tra la nuova iniziativa del top club del calcio europeo e la Nba. Nulla di più assurdo, falso e lontano dalla realtà. Per alcuni semplici motivi. La Nba ha una missione: fare soldi e spettacolo. E nessun’altra lega sportiva al mondo riesce anche solo ad andarci vicino. Per far questo ha regole ferree:
Si vince a rotazione: in una maniera o nell’altra bisogna evitare che il titolo vada sempre alle stesse squadre. Ricordate ad esempio i Chicago Bulls di Jordan? Bene dall’ultimo anello e dalla fine di quella squadra epica nella “Città del Vento” non hanno più visto un titolo e nemmeno una finale.
Comanda il Commissioner. Non ci sono troppe riunioni, assemblee di Lega e cose varie. C’è un manager superpagato che decide il bello ed il cattivo tempo. Con i presidenti che hanno poca voce in capitolo. La Superlega avrebbe avuto come Presidente Florentino Perez e come vice Agnelli…
Comunicazione: in Nba ci sono telecamere negli spogliatoi ed interi momenti in cui tutta la squadra è a disposizione della stampa, con i giocatori seduti singolarmente a bordo campo e orde di giornalisti a fare ogni tipo di domanda. Persino quelle scomode. Beh, da noi… lasciamo perdere.
Si gioca a Natale: mentre i calciatori giocano attorno al 22 dicembre l’ultima gara pensando solo alle mogli che hanno le valigie fatte e sono già in aeroporto destinazione Dubai, Maldive ecc., l’Nba per il giorno di Natale prevede 4 partite, non a caso, le migliori sfide possibili della stagione regolare. Un po’ come se da noi, tra lasagne e panettone cominciassimo con: Juventus-Barcellona, Inter-Bayern Monaco, Milan-Real Madrid, per finire con il derby di Manchester.
Tifosi: provate ad insultare un giocatore Nba o a lanciare una pallina di carta verso il campo dalla vostra poltrona. Poi ci raccontate com’è stata la vostra notte nelle cella della stazione di Polizia…