Federico Bernardeschi si racconta a DAZN, dall’addio alla Juve all’esperienza a Toronto: “Ecco perché non sono rimasto in bianconero. L’MLS? Meno tattica, ma c’è tanta intensità. Non me lo aspettavo”.
Toronto, parla Bernardeschi: “Ecco perché non sono rimasto alla Juve”
Dopo cinque anni di alti e bassi in bianconero, durante i quali ha collezionato 134 presenze e 8 goal in campionato, Federico Bernardeschi si è reinventato in MLS, al Toronto FC di Lorenzo Insigne. L’esterno offensivo di Carrara è tornato a parlare della sua esperienza alla Juve in un’intervista per DAZN, in cui spiega i motivi che lo hanno spinto a voltare pagina e lasciare Torino: “Voto alla Juve? 7+. Ci sono cose che potevano funzionare meglio, quello sì. Alla Juve non sono rimasto perché c’erano visioni differenti. Ci siamo parlati nella maniera più sincera possibile guardandoci in faccia. Tutto qua. Tante cose hanno portato a questa scelta. La Juve sta riaprendo oggi un nuovo ciclo, e lo sta già facendo ora”.
Sull’MLS: “Non mi aspettavo così tanta intensità, il Toronto è un bel progetto”
Nel corso dell’intervista Federico Bernardeschi ha parlato anche dell’inizio della sua esperienza negli Stati Uniti al Toronto FC. L’esterno, al fianco di Insigne e Criscito, ha collezionato una serie di ottime prestazioni, mettendo a segno 4 goal in 5 presenze. “Quando sono arrivato non mi aspettavo questa intensità.” -spiega l’ala- “Sono più indietro di noi dal punto di vista tattico, ma c’è grande intensità. Poi fa molto caldo e ci sono molti viaggi, lì fai molta fatica a livello fisico. Quest’anno partivamo un po’ sotto in classifica, ma il progetto è bello. Sono rimasto stupito da tutti i punti di vista: dall’organizzazione alla cura dei dettagli. C’è una grande connessione tra noi italiani qui all’interno del Canada”.