Continua la riscoperta dei Premi del “Mai dire Gol” degli anni ’80. Dopo il “Pippero” ormai saldo nelle mani di Lautaro Martinez, eccoci alle “Ultime Parole Famose” dove i giornalisti sportivi danno il meglio (o il peggio) di loro stessi. Una tradizione consolidata ma che nelle ultime settimane ha raggiunto picchi di fantasia e retromarcia davvero esilaranti. Prendete il caso di Paulo Fonseca, l’allenatore della Roma. Alla vigilia della sfida interna con l’Inter, 10 gennaio, alcuni giornali presentavano la sfida descrivendo la Roma (che veniva da un periodo positivo) come “la squadra che giocava il miglior calcio d’Italia”. Poi il campo ha raccontato dell’altro:
- Roma-Inter 2-2 (pareggio stiracchiato);
- Lazio-Roma 3-0 (un massacro);
- Roma Spezia 0-3 (un disastro).
Il 19 gennaio gli stessi giornali titolavano: “La Roma cerca Allegri per il dopo-Fonseca”.
Stessa sorte per Andrea Pirlo, che ha addosso gli occhi di tutta la critica. Dopo la sconfitta con l’Inter, 17 gennaio, abbiamo letto di un “progetto fallito”. Oggi, dopo cinque successi di fila in due settimane, i titoli raccontano di “Maestro Pirlo”, che “batte sulla tattica Conte”. Ma la perla assoluta ci porta sulle piste da sci dove lo slalomista azzurro, Alex Vinatzer all’indomani di due ottimi risultati (un 4° posto in Val Badia ed un podio, al 3° posto a Madonna di Campiglio) veniva presentato da giornalisti entusiasti come “il nuovo Tomba”. Da quel momento, la gufata malefica ha avuto i suoi effetti e per Vinatzer è cominciato un vero e proprio incubo. Cinque uscite consecutive ed un 29° e 13° a Chamonix dove, per paura di cadere di nuovo, è sceso con il freno a mano tirato. Tomba, il Tomba di oggi a 54 anni, avrebbe fatto meglio. Alla prossima gufata.