Il Maestro sbarca in Qatar. E non lo fa neppure gratis. Anzi il colpo gli vale quanto un anno di lavoro in panchina. Tanto che potrebbero ribattezzarlo Sultano. Non stiamo parlando della trama dell’ultimo Cinepanettone natalizio, bensì della nuova avventura professionale di Andrea Pirlo. Soprannominato appunto il Maestro, l’ex allenatore della Juventus rappresenta l’Italia in questi giorni a Doha e dintorni.
Un po’ di tricolore in un Mondiale che ci vede assenti
Ancora una volta. E allora meglio mettere il pallone da parte e pensare al Buisness. Quello con la B maiuscola. L’ex campione di Milan e Juve da pochi giorni è infatti diventato il principale testimonial di Visit Qatar, associazione facente parte di Qatar Tourism, ossia l’ente turistico della nazione ospitante i campionati del mondo di calcio. Il Qatar è però anche al centro delle polemiche per via delle cosiddette questioni etiche, legate ai diritti umani, che hanno fatto discutere e a tratti indignano l’opinione pubblica europea. Insomma, una questione complessa e per certi aspetti anche delicata. Ma veniamo a noi.
Che fa Pirlo in Qatar?
L’ex numero 21 della nazionale Campione del Mondo 2006 ha indossato i panni di brand ambassador, recitando come attore negli spot per il Qatar Tourism. Con la finalità naturalmente di convincere turisti e spettatori a visitare questa nazione anche nei prossimi mesi. Eh già, perché il Mondiale dev’essere solo un punto di partenza e non il traguardo finale. Un volano per attrarre pubblico e turisti a lungo spettro. Ecco spiegato il motivo degli investimenti massicci nella campagna pubblicità denominata appunto “No Football. No Worries”, ovvero niente calcio, nessun problema. L’obiettivo è proprio quello di andare oltre il pallone e consolidarsi come meta attrattiva internazionale. Per riuscirci hanno schierato un top player, Andrea Pirlo, in versione ciceroniana guida turistica. Un ruolo svolto brillantemente dall’ex tecnico juventino, che spazia tra una passeggiata nel deserto alle sfide a scacchi con gli emiri, fino al sandbording tra le dune del deserto e al kitesurfing all’interno di un nuovo resort. Insomma, il divertimento in Qatar è assicurato. Almeno a guardare i video che impazzano sul web. A che prezzo, però, è tutto un altro discorso. Il quale tuttavia non tocca nè tantomeno interessa al protagonista. Diverse infatti le interviste in cui Pirlo ha pubblicamente invitato ascoltatori e lettori a correre in Qatar per scoprire le bellezze di questo paese. D’altronde appare giusto anche a chi scrive la sua scelta di spendersi per bene ed essere in prima linea, visto che per recitare questo ruolo il Maestro ha incassato un assegno a sei zeri. Una milionata (almeno) di motivi per scendere in campo con la bandiera qatariota e non farsi carico delle vicende poco chiare che hanno accompagnare l’organizzazione e la realizzazione della kermessse. D’altronde pecunia non olet dicevano i latini…