L’Inter non ha il mal di…Var! In casa nerazzurra c’è rammarico e dispiacere per l’epilogo della sfida contro la Juventus, ma niente scusanti. Sia Beppe Marotta sia Piero Ausilio non voglio appigli e tantomeno giustificazioni arbitrali per il mancato successo sulla Vecchia Signora e il -8 in classifica dalla coppia che comanda la Serie A, ovvero Milan e Napoli. E lo hanno detto apertamente ai calciatori. Gli alibi non devono diventare il paravento per allenare la tensione e mollare il colpo. Guai a cullarsi sugli allori dello scudetto vinto a maggio. L’obiettivo dichiarato resta la seconda stella. Traguardo centrabile a patto di crescere nelle prossime settimane.
Var come paravento degli insuccessi? Anche no
I nerazzurri devono fare di più sul piano del gioco e sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Senza incappare in errori grossolani come quello di ieri di Dumfries su Alex Sandro che è costato il rigore dell’1-1 finale. Senza quella ingenuità non ci sarebbe stato intervento arbitrale o del Var a mutare le pieghe di una gara che si stava incanalando sui binari nerazzurri del successo. E allora niente scuse e polemiche. Quelle spettarono ai tifosi e agli ex protagonisti del mondo nerazzurro, non alla società.
Inter, c’è attesa per i rinnovi della dirigenza
Ecco perchè da viale della Liberazione hanno preferito mantenere un low-profile senza esporsi sulle questioni legate agli episodi arbitrali. A proposito del club: nei prossimi giorni assemblea dei soci con Steven Zhang che interverrà da Nanchino in conference call per l’approvazione del bilancio. Nelle prossime settimane attesi anche i rinnovi fino al 2024 della dirigenza interista in blocco. Pronti i prolungamenti contrattuali per i due amministratori delegati Beppe Marotta e Alessandro Antonello così come per il responsabile dell’area tecnica Piero Ausilio e il diesse Dario Baccin. Da loro l’Inter ripartirà per restare competitiva, anche al netto della cessione di un big in estate per fare cassa.
Inter, vietato sbagliare le prossime sfide
D’altronde loro sono stati abili a pescare gratis Dzeko che sta segnando come e più di Lukaku, mantenendo l’Inter competitiva nonostante le sanguinose cessioni necessarie per risistemare il bilancio. Testa alta e niente scuse: questa Inter può e deve lottare per vincere lo scudetto. Non c’è Var o decisone arbitrale che tenga. Messaggio chiaro ai naviganti: da Empoli vietato sperperare e perdere altri punti in classifica.