Ha preso il via in questi giorni la nuova stagione di gare dello sci alpino che, insieme alla prossima, inaugura la fase di avvicinamento alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Saranno i prossimi due anni di gare internazionali, anche e soprattutto livello juniores, che cominceranno a delineare, oltre alle certezze dei big -soprattutto tra le donne- quali potranno essere le speranze del team Italia di affermarsi sulle piste olimpiche di casa.
Quindi grande attenzione alle promesse di gare tecniche e veloci che quest’anno si confronteranno con i loro omologhi degli altri paesi iniziando a “mettere le punte” verso il traguardo, quello delle competizioni imminenti, e soprattutto quelle del 2026.
Sci club Lecco: fucina di talenti verso Milano-Cortina
Ma dove “nascono” e crescono sciisticamente i giovani che sognano di far parte tra due anni della selezione olimpica? Negli sci club. Quelli che molti appassionati hanno frequentato da bambini e adolescenti e grazie ai quali hanno provato l’emozione delle prime gare.
Queste realtà in alcuni casi riescono a portare i migliori talenti al professionismo. Lo ‘Sci club Lecco’ è uno di questi. Un riferimento nel panorama nazionale, anzi una vera e propria fucina di promesse visto che oggi ben quattro atleti della nazionale -è un record- sono cresciuti in questo club: Tommaso Sala, slalomista considerato tra i quindici più forti al mondo, Nicolò Molteni che fa parte della nazionale A di velocità, Roberta Milesi che è nella nazionale A di gigante e supergigante e Andrea Bertoldini che grazie ai brillanti risultati delle due ultime stagioni è prima entrato nel Centro Sportivo dell’Esercito, diventando così professionista, e poi nella squadra nazionale di slalom speciale e gigante che ricorda così gli anni nei quali ha gareggiato con lo Sci club Lecco .
Bertoldini: “Sci Club Lecco, periodo formativo fondamentale”
“È stato un periodo estremamente importante, non solo per la mia formazione sportiva. In una fase fondamentale per la crescita di un atleta non mi sono stati trasmessi soltanto la tecnica, la capacità di affrontare le gare, la metodicità dell’allenamento, ma anche i valori che stanno alla base dello sport. Non posso che essere grato di questa esperienza che mi ha consentito di diventare uno sciatore professionista e di entrare nella nazionale. Con gli altri ragazzi siamo sempre stati un gruppo molto affiatato, è nato un vero rapporto di amicizia che continua fuori dalle piste e questo, per me, ha un grande valore”.
A questi atleti potrebbero aggiungersi nei prossimi anni altri due giovanissimi talenti che stanno crescendo in quest’eccellenza lecchese dello sci e che sono già stati inseriti nel ‘gruppo osservati’ della FISI: Sofia Parravicini e Diego Bucciardini.