Zaniolo, infortunio alla spalla durante Roma-Cremonese. L’attaccante è caduto male e con il peso del corpo sul terreno dell’Olimpico. Il giocatore è stato costretto ad uscire in barella perché non un problema da poco. Infatti, sarà fuori un bel po’ come ha detto anche Mourinho a fine gara.
Zaniolo, infortunio alla spalla: quanto starà fuori
Nicolò Zaniolo ha rimediato un infortunio alla spalla sul finire del primo tempo nella partita tra Roma e Cremonese. Il giocatore ha subito una lussazione alla spalla cadendo con il peso del corpo sul terreno di gioco dell’Olimpico. In campo sono entrati i medici della Roma e poi la barella, che lo ha portato fuori dal campo ancora molto dolorante mentre i tifosi cantavano “Nico, Nico” per incoraggiarlo. Per questi tipi di infortuni, probabilmente l’attaccante della Roma dovrà restare fuori almeno tre settimane o un mese. Zaniolo risponde alle prime voci con un posto su Instagram: “Per tutti i gufi che speravano in qualcosa di grosso, ci vediamo tra 3 settimane”.
Quando potrebbe rientrare?
Non si sanno ancora con esattezza i tempi di recupero ma Zaniolo dovrebbe tornare disponibile per la sfida del 18 settembre all’Olimpico contro l’Atalanta e magari poi rispondere alla convocazione della Nazionale. Non giocherà la prima partita di Europa League (7 settembre) ma può sperare in un grappolo di minuti della seconda (14 settembre). L’attaccante, ovviamente, dovrà rinunciare alla prossima partita contro la Juventus dove sarà probabilmente sostituito da un altro attaccante.
A sostituire il talento azzurro sarà un altro azzurro Stephan El Shaarawy che come ha detto a fine partita si farà trovare pronto: «La mentalità in una grande squadra deve essere questa – spiega -: entrare in campo quando si è chiamati in causa e tentare di fare la differenza. Solo così si può sperare di raggiungere risultati importanti». Ora testa alla Juve con molte probabilità di una sua presenza in campo: «Io fisicamente mi sento bene, sono a disposizione. Ma mi dispiace per quello che è successo a Wijnaldum e a Nicolò. Li aspettiamo, perché ci sarà bisogno di tutti. Adesso dobbiamo pensare alla partita di Torino, con la consapevolezza di potercela giocare».
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