Zaniolo, la mamma ha avuto parole molto dure contro la dirigenza della Roma. Inoltre, la donna ha raccontato anche alcuni dettagli delle trattative saltate sia del rinnovo sia con altri club interessati al ragazzo.
Zaniolo, la mamma contro la Roma
Zaniolo al Galatasary, ormai, è storia vecchia ma ad aggiornarla è stata la mamma del calciatore. Parole dure quella della donna che, in un’intervista al Corriere dello Sport, si è scagliata contro il cub giallorosso. Non solo perché Francesca Costa ha svelato alcuni dettagli delle trattative saltate con altri club e del passato recente del figlio.
Parole dure contro il club giallorosso
“Mio figlio non è un pazzo o un traditore, è stato fatto passare per quello che non è. È un ragazzo, avrà fatto i suoi errori come tutti, altri ne farà, ne faremo, ma non è quello che è stato dipinto in queste ultime settimane perché faceva comodo a qualcuno”, ha detto al Corsport.
Sull’addio improvviso. “Dipende cosa intendiamo per improvviso. Nell’ultimo mese avevamo capito che a Roma era finita e che restare sarebbe stato impossibile, invivibile. Prima, invece, Nicolò, e quindi anche noi, pensavamo di fermarci a lungo”, ha aggiunto.
“Mentre ad altri suoi compagni i contratti vengono fatti. Ma non è solo un problema di soldi. Nicolò, con il passare delle settimane, inizia a rendersi conto di non far più parte del progetto. La Roma gli comunica che a giugno lo vuole vendere, lui inizia a sentirsi messo da parte. E la luce si spegne”. Sui problemi con i tifosi: “Né io, né mio figlio, né nessuno della mia famiglia ce l’ha con i tifosi. Noi saremo sempre grati ai romanisti, sempre rispettosi, questo voglio che sia chiaro. Le critiche ci stanno, ma non è colpa loro. Hanno creduto a quello che gli è stato raccontato. Quelli sotto casa? Abbiamo fatto una denuncia contro ignoti, vedremo. Io dico una cosa: se fossero stati dieci ragazzini, magari un po’ scemi e sopra le righe, non ci saremmo agitati tanto. Se ci siamo agitati è perché venivamo da giorni in cui ci veniva scritto di tutto: insulti, minacce di ogni tipo. Eravamo molto spaventati, la situazione era diventata insostenibile”.
“Voglio chiarire un aspetto: Nicolò si sarebbe ridotto l’ingaggio, o avrebbe chiesto gli stessi soldi della Roma, per il Milan o il Tottenham. Ma quelle società non hanno trovato l’accordo con il club giallorosso. A quel punto c’era il Bournemouth: non è vero che ci hanno offerto cinque milioni a stagione, quando mai. Prima il no e poi il sì? Questo è vero, ma quando li abbiamo richiamati loro avevano preso già un altro”. Alla fine il Galatasaray: “Una scelta che è stata quasi immediata perché ci hanno fatto sentire subito fiducia e sostanza. Volevano Nicolò, volevano chiudere, non è stato difficile metterci d’accordo”.