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Angelina Mango ha fatto ‘coming out’? No, solo una colossale paraculata

Angelina Mango ha fatto ‘coming out’? No, solo una colossale paraculata

Angelica Mango, sino ad oggi granitica eterosessuale, dichiara con trasporto che potrebbe assolutamente innamorarsi di una donna. E sui social è standing ovation. Ma non è nient’altro che una paraculata, perchè strizzare l’occhio al mondo rainbow è garanzia di consenso hic et nunc. un peccato. Essere eterosessuale, così come essere gay, trans e via dicendo, non è una parolaccia né una mancanza di rispetto verso chicchessia. Eppure, a volte lo sembra.

Ai tempi in cui Angelina Mango, su per giù, frequentava le medie, ero a una cena con alcuni amici e colleghi. Vivendo a Milano, no non è solo un cliché, la maggior parte dei commensali quella sera era felicemente omosessuale. Tutti, tranne uno. Un maschio pure belloccio, etero granitico. A un certo punto, gli arriva la domanda indiscreta (che edulcoro): “Ma non hai mai pensato di stare con un uomo?”. Lui, con mia somma sorpresa, risponde: “Chissà, nella vita mai dire mai!”. Nel dubbio, gli tiro un calcione da sotto il tavolo e i miei occhi saettano due precise parole: “Cazz0 dici?!”. Al termine della cena, l’etero granitico mi spiega di essersi sentito a disagio: “Ho risposto così perché non volevo che ci rimanessero male. O che pensassero che fossi omofobo, qualcosa del genere”. “Sei un coglione – gli faccio – ti pare che ti debba vergognare perché ti piace la f*ga?”. La cosa finì lì.

Col tempo, mi resi conto di essere stata fin troppo naïf – lo sono ancora, ahimè. A quel tavolo sedeva anche qualche nome importante nel mondo della comunicazione, dello spettacolo. Probabilmente, lasciargli pensare di avere qualche chance, poteva giocare a favore del mio amico belloccio, dell’etero granitico che conoscevo da anni. Buon per lui. Cosa c’entra questo fatterello personale con Angelina Mango che, sul palco del Pride Village di Padova (qui il video), ha affermato di non escludere di potersi innamorare di una donna, in futuro? Beh, tutto. C’entra tutto.

Angelina Mango non esclude di innamorarsi di una donna. Se lallero!

Durante una breve chiacchiera sul palco del Pride Village di Padova, ecco arrivare una domanda insidiosa per Angelina Mango: “Pensi che potresti mai innamorarti di una donna?”. La giovane cantante risponde decisa: “Assolutamente sì!”. “Perché penso che al mondo si possano amare tutte le persone, non mi faccio certo fermare dal gender”, rincara. Il pubblico va in standing ovation manco la nostra stesse riproponendo live “La Rondine” di papà Pino. Su X c’è chi posta il video definendolo un ‘coming out’, altri lo condividono soltanto per riempirla di cuori e apprezzamenti vari. Se nella vita, per carità, tutto è possibile, Angelina Mango a oggi è etero. Etero granitica. Entrata nella scuola di Amici con una relazione ‘fuori’ che durava già da parecchi anni, nel talent di Maria si è avvicinata al compagnuccio di banco Wax. Si mormora che le telecamere abbiano dovuto guardare da un’altra parte molte volte per evitare di rendere note le loro effusioni (ma questo è solo gossip, al limite dell’illazione, non ci sono prove, come non scritto).

Oggi Angelina è “innamorata”, dice. E, ancora una volta, di un maschio. Da dove le arriva tutta questa poesia verso l’universo femminile? Semplice! Dalla brutale opportunità di dichiarare una roba del genere in un contesto come quello del Pride. Qualcuno si sarebbe offeso se si fosse professata eterosessuale? No, nessuno dei presenti le avrebbe fatto lo scalpo. Ma la comunicazione ‘giusta’, il business della narrazione in trend ha regole ben precise… E tocca starci, pare.

La paraculata di dirsi fluidi per alzar due copie in più

Angelina Mango magari ha risposto in quel modo senza nemmeno pensarci. E, pure così, sarebbe un problema. Perché gli artisti, i giovani artisti, oggi si sentono come in ‘dovere’ di mostrare e dichiarare una ‘fluidità’ che magari è lontani anni luce dal proprio sentire. Ed è un peccato. Perché essere eterosessuale, così come essere gay, trans e via dicendo, non è una parolaccia né una mancanza di rispetto verso chicchessia. Eppure, a volte lo sembra. Un po’ come dire: “Non vado in terapia”, suona strano oggidì. Essere omosessuali non è una moda, ci mancherebbe solo, ma strizzare l’occhio al mondo rainbow – per carità, lo fanno perfino le multinazionali – è garanzia di consenso hic et nunc. E allora via, sì, Angelina Mango dice che potrebbe innamorarsi di una donna e si prende i suoi begli applausi scroscianti. Che amarezza, però.

Aggiungere “non mi faccio certo fermare dal gender”, poi, è una belinata micidiale, non un’argomentazione. Personalmente, “amo” molte donne, le mie amiche per esempio. Ma se me le ritrovassi nude nella stessa stanza, non saprei che farmene. Perché non è nella mia natura saperlo. O provare la curiosità, la tentazione di scoprirlo. Questo mi rende omofoba? No, semplicemente eterosessuale. Non ho da vendere dischi o da riempire palazzetti, nemmeno da diventare virale sui social per il ‘bel messaggio’ inclusivo che mando all’Italia intera. E, soprattutto, detesto le paraculate. E i paraculi. Perciò, se non altro, sono libera di dire ciò che mi pare (e piace). E allora viva la libertà. Quella vera. E pure la f*ga.

Ps: col mio amico belloccio, l’etero granitico, l’opportunista, non parlo più da anni oramai. Quella sera della cena, ho cominciato a sospettare che fossimo persone molto diverse. Lo eravamo, infatti. Lo siamo. Per fortuna.