I social sono strumenti che hanno grande potere riuscendo a far emergere nuovi personaggi (discutibili e non) e a smuovere l’opinione delle masse, sul tema avevamo parlato QUI. Ora l’indagine di True-News si sposta sulla viralità che i social possono garantire a chi è in grado di sfruttare al meglio le loro caratteristiche, sono infatti divenuti per molti un mezzo per ottenere un successo altrimenti raggiungibile creando dal nulla occasioni di business. O per amplificare le potenzialità di imprese già esistenti. Lo sa bene l’imprenditore “tamarro” dei social per antonomasia: Steven Basalari. Della sua storia ne avevamo parlato QUI. Steven ha ereditato il suo impero, fondato sulla discoteca Number One, dal padre Mario Basalari, che ha poi sfruttato e allargato grazie ai social.
L’idea di Basalari: sostenere altre imprese. Ma non tutto fila sempre liscio…
Il passo successivo dell’intraprendente imprenditore social, è stato quello di finanziare e sostenere altri progetti emersi online. Tra i primi finanziamenti c’è la collaborazione con Donato di Caprio scoperto grazie a Tiktok e con cui ha aperto il locale a Napoli ‘Con mollica o senza?’, come raccontato da True News. Dal successo del primo locale ne è conseguita l’apertura di un secondo nel centro di Milano. L’apertura, del 6 ottobre, ha causato disagi per la città, gente che bloccava il passaggio dei tram e delle auto, ed è stato necessario l’intervento della polizia per ristabilire l’ordine pubblico e garantire sicurezza. La folla di persone, milanesi e non, che si sono precipitare all’inaugurazione dimostra l’enorme potere di influenza che hanno i social network e a quanto possa spingere la viralità di un semplice video e creare aspettative sul progetto. Tutto, in fondo, è partito da un semplice salumiere che si filmava riempiendo panini.
Il secondo progetto, deciso dai follower di Basalari, non sembra tuttavia essere andato altrettanto a buon fine. Steven aveva infatti pensato a un contest per trovare un’altra idea da finanziare, sulla scia del progetto con Donato. I risultati avevano visto vincere la Wrapperia di Demis, ma i due non si sono trovati d’accordo sulla proposta economica. La spiegazione è avvenuta tramite botta e risposta sui social. Sembra che Demis si aspettasse una divisione più equa degli utili, portando quindi alla fine del progetto.
Le folli richieste di Steve Aoki al Number One
L’imprenditore ha nel frattempo continuato a sfruttare il grande potere dei social, creando contenuti virali e ascoltando anche le richieste dalla generazione Z, anche per far crescere la propria attività. Il Number One è la discoteca più amata su TikTok, e i più giovani partecipano scegliendo i vari artisti per le serate che Steven, capendo poi l’enorme ricavato che può ottenere, provvede a chiamare, soddisfando anche le esigenze più ‘bizzarre’ come ha rilasciato nell‘intervista a One More Time: “Steve Aoki fece un documento con 200 richieste, comprese le torte che lancia a fine concerto. Tutto doveva essere perfetto, comprese le suite che alla fine neanche utilizzò. In camera ha voluto un iPhone nuovo, Air Pods nuove, 5 paia di mutande Calvin Klein colorate, scarpe, acqua e barrette di un certo tipo. È arrivato prima del concerto, sound-check, ha suonato e ha preso il primo aereo ed è volato via”.
Basalari e i “maranza” che si riversano al Number One
Con queste strategie comunicative è riuscito a espandere il suo già ampio patrimonio. Le critiche però non sono mancate, soprattutto per i disordini provocati dal gran numero di “maranza” che frequentano la sua discoteca. Circolano molti video su TikTok dalla selezione all’entrata alle code infinite fuori dal locale. Il locale era stato chiuso a novembre 2021 per non aver rispettato le norme anti-covid, da lì a poco l’annullamento di una serata per via di un pestaggio fuori dalla discoteca a seguito di un incidente e come riporta Il Giorno ci sono state lamentele dei residenti vicino alla discoteca: “Giovanissimi che ai residenti sulla provinciale suonano il campanello in preda al vomito, schiamazzano, imbrattano le porte di urina o lasciano sulla soglia cumuli di bottiglie vuote, comportamenti di cui la discoteca non ha responsabilità ma che hanno fatto salire sulle barricate chi vive in zona”.
Tutto ciò ha portato Basalari ad intervenire, tramite un appello sui social: “Davvero vi divertite a litigare? Non è meglio divertirsi con gli amici? Dateci una mano a vedere che le serate saranno più belle per tutti, in qualsiasi locale. Da oggi il Number One di Brescia non tollererà più tutto questo, non tollererà più un certo tipo di atteggiamento e tanto meno quei personaggi che vengono da noi solo per fare caos, Ci sono tantissimi ragazzi che vogliono divertirsi in modo sano. Datemi una mano a diffondere questo messaggio, forse tutti insieme riusciremo a cambiare le cose”. Insomma, i social danno un grande potere. Ma grandi poteri richiedono anche grandi responsabilità. E così persino un personaggio sopra le righe come Basalari si è trovato nell’insolito ruolo di tutore dell’ordine pubblico.