Perché leggere questo articolo? La biografia di Pablo Trincia, guru dei podcast ha del sorprendente. Tra Germania, Iran e Swahili. Tanta televisione – con meno politica possibile – e finalmente la realizzazione coi podcast.
Nell’attesa di capire realmente cosa siano, si possono ormai considerare più di una semplice moda. I podcast continuano a spuntare come funghi. Ce ne sono per ogni gusto e stagione. Qualcuno è riuscito anche a renderlo una vera attività giornalistica. E’ il caso di Pablo Trincia, il guru del podcast in Italia. Il suo ultimo lavoro, Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps, si muove tra podcast e indagine televisiva, così come la vita dell’autore.
La biografia di Pablo Trincia in dieci lingue
“Faceva l’inviato per i giornali, ma non era molto convinto. E’ passato alla TV, ma anche lì hmmmm. Poi un giorno ha ascoltato una serie audio americana, Serial. E ha visto la luce. Così ha scritto Veleno. Da allora ascolta, respira, immagina e progetta podcast. Day and night. 24/7″. Così recita la biografia di Pablo Trincia, scritta dal diretto interessato sul sito di Chora Media, di cui è Head of Chora Lab.
Venendo a dati più anagrafici, si scoprono dettagli decisamente curiosi. A partire dal luogo dove Trincia è nato: Lipsia, che nel 1977 faceva ancora parte della Germania Est. Oltre la cortina di ferro Trincia nasce da padre italiano e da madre persiana, per poi trasferirsi ancora piccolo a Milano. Il nome Pablo è un omaggio al poeta Neruda, sintomo di una casa di molte letture e molte lingue. Un video dei tempi delle Iene mostra come Trincia parli dieci lingue. Italiano e tedesco per nascita, i classiconi inglese, francese e spagnolo e poi… il mondo. Oltre al persiano – lingua dei nonni – Trincia ha un po’ di dimestichezza con russo e portoghese. Poi ci sono swahili, hindi e il wolof: studiato alla School of Oriental and African Studies di Londra, dove si è laureato in lingue e letterature africane.
Giornali, tanta tv e poca politica
Tornato a Milano, Trincia inizia un’attività giornalistica che parrebbe quella del normale freelance. Inizia a PeaceReporter, sito d’informazione su cui scrive di Africa. Nel 2005 inizia a collaborare con Stampa, Repubblica, Panorame ed Espresso e con le straniere Vanity Fair, Welt ed Independent. Nel 2009 approda in tv come inviato de Le Iene, di cui rimane volto noto fino al 2014.
Nel 2014 passa a La7, dove collabora alle trasmissioni Servizio pubblico e Announo. Fa un passaggio anche su La Nove e in Rai, dove conduce Mai più bullismo, quattro puntate in seconda serata su Rai 2. Collaborazioni e conduzioni televisive proseguono – tra un ritorno a Le Iene e Chi l’ha visto? – ma nel 2017 arriva la svolta.
Il podcast italiano di maggior successo di sempre
Veleno è il podcast italiano di maggiore successo di sempre. Trincia lo ha realizzato per Repubblica, in sette puntate racconta la storia dei bambini nell’Emilia degli anni Novanta allontanati dalle famiglie accusate di satanismo. E’ stato il primo podcast che aveva fatto pensare che anche in Italia ci fosse margine di crescita per questo formato audio. Nel 2019, venne un libro con ancora più documenti e aggiornamenti sulla vicenda. Nel 2021 Trincia è diventato responsabile creativo di Chora Media, la più grande podcast company italiana. I podcast più noti di Trincia sono il documentario “Il dito di Dio – Voci dalla Concordia” dove racconta la tragedia del naufragio della ‘’Costa Concordia’’ a 10 anni di distanza. “Megalopolis – Mumbai 2050”, in cui compara l’attuale città indiana con una visione futura immaginaria basata su attuali proiezioni. E nel 2023 è arrivato “Dove nessuno guarda – il caso Elisa Claps”.