Il più famoso nullo è Mao Sugiyam, un’artista giapponese di 23 anni: si è fatto rimuovere chirurgicamente pene, testicoli e capezzolo. Ma è solo uno dei cosiddetti “Nullos”, coloro che annullano la propria identità sessuale evirandosi le parti genitali. Si tratterebbe di un movimento che, al momento, conta tra le 10 e le 15 mila persone.
Nullos, spesso le evirazioni vengono riprodotte in diretta streaming in un trionfo di follia e splatter
Alcuni – come racconta il DailyMaily – lo fanno per reprimere i propri istinti sessuali e “predatori”. E spesso le evirazioni vengono riprodotte in diretta streaming in un trionfo di follia e splatter. Peni tagliati, clitoridi rimossi. Non tutti optano per l’autoevirazione. Come racconta un “nullo”, “c’è il rischio di finire come Frankestein alla fine della procedura”. Pertanto ha scelto l’intervento in ospedale.
Nullos, la storia eclatante di Mao Sugiyam
Ma la storia più eclatante è quella di Mao Sugiyam. Nel marzo 2012, si è fatto rimuovere da un medico testicoli, pene e capezzoli. Non contento dell’atroce impresa, l’artista ha congelato i resti del suo corpo e li ha serviti in un banchetto a Suginami, una zona residenziale nella parte occidentale di Tokyo.
Ha chiesto agli ospiti circa 160 sterline a persona per mangiare il pasto, cioè le sue parti intime, condito con funghi e prezzemolo. Ma la polizia lo ha accusato di atti osceni. E così le oltre 70 persone che hanno preso parte all’evento – lanciato su Twitter – sono rimaste a stomaco vuoto. Ma con 15mila nullos in giro, c’è la possibilità che vengano accontentate.