Dissing, che degrado! Tony Effe le ha barrate a Fedez e il celebre “nano col complesso di Napoleone”, così lo aveva definito il Vate Marracash, ha replicato. Ha replicato defecando sui boccoli del rapper romano. Metaforicamente. Se la mezza voce di ‘Sesso e Samba’ era riuscito a partorire versi del tipo: “La tua bevanda sa di piscio” e “Chiara (Ferragni, ndr) mi adora”, Federico Lucia ha scelto di distruggere lui e tutto il circondario di amichetti suoi. L’ha fatto con un video YouTube in cui accusa il trapperino di averci provato con l’insalata bionda nel periodo di crisi che li ha poi portati alla separazione (“infame!”). Non solo, svelena pure riguardo a una certa predilezione del “crackomane più bello d’Italia” (sic.) per la ketamina, specie in compagnia dell’influencer Chiara Biasi (4,4 milioni di seguaci Instagram). In due parole: lo pialla definitivamente. Ma da dove e come ha avuto inizio questo dissing che oggi, vuoi o non vuoi, è sulla bocca di tutti? Da una pubblicità. Esatto, i due principali protagonisti dell’agone barrato stanno facendo volare gli stracci per animare una campagna marketing bella e buona. Come facciamo a saperlo? Abbiamo gli occhi. E sappiamo usarli.
Il dissing Fedez-Tony Effe è una campagna pubblicitaria per Boem e Redbull
Non possiamo dire fosse meglio quando i rapper, se non altro in America, qui da noi figuriamoci, si sparavano per strada. Di certo, però, vederli bisticciare a favor di popolo per smarchettar prodotti li rende, a occhio, ancor più pagliacci, marionette del sempre caro capitalismo, schiavi del proprio conto in banca. Il dissing in questione parte da un video di Tony Effe che, con licenza lirica da quinta elementare, attacca Fedez. Dove avviene tutto ciò? Su YouTube, nell’incantevole cornice del format “Redbull Rolla”. E la prima barra che gli sentiamo dire è: “La tua bibita fa schifo/Sa di piscio”.
Il riferimento è a Boem, la bevanda che Fedez ha messo sul mercato insieme a Lazza e di cui nessuno si è accorto nella vita reale. Tanto che, lo scorso aprile, la società versava sull’orlo del fallimento e Leonardo Maria Del Vecchio ne ha acquisito diverse quote, dando nuova liquidità al progetto. È stato utile? No. Boem flirta tuttora con la bancarotta. Però, grazie al dissing, fatto partire da Tony Effe, pardon, da Redbull, oggi tutti sanno che Boem esiste. Una campagna di awareness, così si direbbe a Milano, davvero notevole. Con Federico Lucia a metterci il carico pesante: “Redbull ti ha messo le ali, Fedez una Boem su per il cu*o”. Et voilà, i dobloni che si staranno facendo ‘sti rapper finto-furiosi che spillano il tè.
La banalità del male (e quella del marketing)
Questo dissing sta facendo chiacchierare l’Italia intera, è vero. Da che mondo è mondo, l’essere umano prova un’attrazione romantico-morbosa verso la polvere, reale o presunta, che fuoriesce dai tappeti dei vip. Però, si tratta pur sempre di pubblicità, di banale marketing. Marketing sull’altare del quale il nostro sempre integerrimo Federico Lucia è riuscito a ‘sacrificare’ la ex moglie Chiara Ferragni accennando a un suo possibile flirt con il boccolo moro Tony Effe. Come anche gli eventuali problemi di dipendenze di Chiara Biasi (ketamina, dice lui), rea di aver piazzato una reaction ridanciana al video-attacco del ‘Sesso e Samba’ nazionale.
Che bel personaggino, Fedez, anzichenò. Un’altra cosa che torna poco sono le tempistiche: Tony Effe aveva spifferato di aver rifiutato una proposta di feat. con Fedez, sulle note di ‘DiCaprio’, lo scorso aprile. Onta esorbitante per il mai permaloso Federico Lucia. Che, però, ha impiegato ben cinque mesi per dar fuoco alle polveri. Prima, presumiamo, ci sarà stato qualche contrattino da firmare, una marea di clausole da far quadrare per rimpinzare ben bene i portafogli di entrambe le parti. Roba che un 50 Cent, nove pallottole in petto per molto meno, se la viene a sapere, si spara. Chi vince tra Fedez e Tony Effe? Se ancora non fosse chiaro, il vil denaro. E la crew di creativi che s’è inventata tutta ‘sta caciara per sponsorizzare due lattine. Olè.