Perchè questo articolo dovrebbe interessarti? La produzione del Grande Fratello vede coinvolti almeno 200 professionisti, impiegati per diversi mesi l’anno. Una macchina gigantesca e dai costi ingenti. Ma che continua a funzionare, perchè i guadagni sono ben superiori alle spese. L’autore radiotelevisivo Stefano Bini ci spiega i meccanismi dietro al successo della creatura di Mediaset ed Endemol. E quanti soldi mette in movimento
Se non lo paghi, il prodotto sei tu. Una frase che solitamente è associata al mondo di internet, ai social, ed ai suoi servizi. Ma la logica sottostante ha radici più lontane, che appartengono all’ecosistema della pubblicità e delle televisioni, soprattutto quelle generaliste.
Il Grande Fratello e Mediaset: insieme dal 2000
Prende le mosse da qui la nostra indagine su un fenomeno sociologico che da ormai 23 anni ha mutato il panorama televisivo italiano. Il “Grande Fratello”. Il primo esemplare della sua specie, il reality, la cui prima edizione andò in onda in Italia su Canale 5 dal settembre al dicembre 2000. Sono passate da allora ere geologiche. Non esistevano i social, c’erano ancora le lire. La prima vincitrice Cristina Plevani ne vinse 250 milioni, circa 125mila euro. Da allora, il GF è rimasto piatto forte del menu Mediaset. Trasformandosi, aggiornandosi, figliando il GfVip e poi ancora una ibridazione tra Vip e Nip (not important person). Soprattutto, macinando ascolti e introiti. Quanti, in ormai quasi un quarto di secolo? Difficile fare una stima accurata, anche perchè gli accordi tra l’emittente Mediaset e la società produttrice Endemol Shine Italy, oggi società del gruppo Banijay, sono coperti dal più stretto riserbo.
Quanto costa fare il Grande Fratello: i concorrenti e lo studio
Ma qualche conto della serva è pur possibile provare a farlo, per cercare di avere una idea. True News ha chiesto all’autore radiotelevisivo Stefano Bini di guidarci all’interno di una macchina produttiva formidabile e complessa, oliatissima da anni e anni di affinamento di strategie e practice. Per capire come funzionano i vari passaggi di allestimento dello show, chi si occupa di cosa. E che giro fanno i soldi. Partiamo dai costi. E dai casting: “Se ne occupa Endemol in collaborazione con Mediaset – spiega Bini – Inizia il giro di telefonate con gli agenti in caso di vip. O le selezioni in caso di nip”. Questa fase, va detto, è preceduta da un momento assolutamente cruciale: quello in cui vertici Mediaset e autori decidono che tipo di edizione vogliono proporre. Quanto spingere sul trash o sul prodotto per famiglie, quanti vip o quanti nip avere e con quale profilo narrativo.
Tutti riceveranno comunque un compenso. Quanto? “Non meno di 5mila euro a puntata”, dice Bini. Persino Paolo il macellaio? “Sì, perchè tutti resteranno segregati ed esposti 24 ore su 24 per mesi agli occhi degli spettatori, con regole precise e stringenti e privazione della privacy. Con tutto quello che questo comporta emotivamente e psicologicamente. Non è oggettivamente facile”. A questo aggiungiamo il premio finale al vincitore: almeno 100mila euro. Allarghiamo lo sguardo al cast: conduttore, opinionisti, inviati. “Se Orietta Berti da opinionista l’anno scorso prendeva 10mila euro a puntata, si può ipotizzare per il conduttore Alfonso Signorini un cachet di non meno di 20mila euro a puntata”, ragiona Bini.
Le spese del Grande Fratello: oltre 200 lavoratori, lo studio, la casa
Ma chi compare davanti alle telecamere è solo la punta dell’iceberg di uno staff che comprende una eterogenea gamma di professionisti tra autori, assistenti, operai, macchinisti, tecnici, registi, sceneggiatori, fotografi, addetti stampa, assistenti, psicologi. Un piccolo esercito di almeno 200 lavoratori, ognuno con il proprio stipendio, per una trasmissione che va in onda per diversi mesi all’anno.
Altre spese? Lo studio non è a Cologno, ma a Cinecittà. E affittarlo ha naturalmente un costo, di cui si fa carico Endemol con risorse fornite da Mediaset. E poi, naturalmente, la casa: “E’ stata costruita qualche tempo fa ed il suo riutilizzo garantisce un ammortizzamento importante. Si parla comunque di grandi spese”, spiega Bini. Chi ha azzardato qualche cifra online parla di un valore per l’immobile di almeno 700mila euro. E di cifre annue milionarie per la sua manutenzione, tra sauna, piscina, impianti, vigilanza H24.
Una produzione imponente, per la quale la parola d’ordine è una: programmazione. Mediaset e Endemol concordano un budget che la prima fornisce alla seconda. E contano sull’ammortizzamento garantito da una struttura esistente da anni. “Ogni anno le difficoltà economiche sono a monte. Le prime puntate possono costare di più, poi si sfrutta quanto già rodato. I costi del cast, delle risorse artistiche, dei lavoratori, della casa e del tendone sono tutti oggetto di un preventivo iniziale che fornisce una stima di quelle che saranno le uscite”.
GF macchina da soldi: quanto valgono 30 secondi di spot
Ma così come si programmano le uscite, si programmano anche le entrate. Che sono evidentemente ingenti anche più dei costi, se il format è vivo e in ottima salute da oltre venti anni. E torniamo così al nostro assunto iniziale. Ed all’opera con cui Publitalia vende noi – ovvero gli spettatori – agli inserzionisti. Disposti a sborsare cifre considerevoli per uno spazio pubblicitario all’interno del programma: “Tre milioni di spettatori medi in prima serata non sono affatto un risultato banale, considerando la concorrenza che c’è oggi – argomenta Bini – Ed è per questo che la produzione punta ad edizioni che coprano sino a sei mesi di palinsesto”. Quanto vale un passaggio pubblicitario durante il GF? “Trenta secondi possono valere anche 150mila euro”.
Ma c’è di più: come spiega Bini, il product placement all’interno della casa ha un valore ancora superiore. Insomma, quando Grecia Colmenares prepara per gli altri concorrenti la sua bizzarra pasta allo yogurt nella cucina Ricci o quando Rosy Chin e Perla Vatiero cucinano una torta fatta con i Mikado, si muovono centinaia di migliaia di euro.
Il GF resterà con noi ancora a lungo
Quale il saldo finale? “Numeri certi non ne esistono, ma facendo un azzardo possiamo ipotizzare che ogni puntata costi sui 200mila euro. I ricavi grazie a pubblicità e product placement sono sicuramente superiori. E La stima preventiva delle entrate può essere rivista ulteriormente al rialzo con successive brand integration nel programma, che ha mesi di tempo di messa in onda davanti a sé”. Insomma, sino a che il pubblico dimostrerà di apprezzare, parliamo di una macchina che è difficile pensare di arrestare: “Il Grande Fratello è un prodotto ancora molto appetibile per la televisione italiana – conclude Bini – Tanto che se Mediaset smettesse di metterlo in onda, è facile immaginare che una qualsiasi altra piattaforma cercherebbe di accaparrarselo subito. Il Grande Fratello andrà avanti ancora a lungo”.