Home Politics Hiv, Arcigay: “Rendere gratuito qualsiasi strumento di prevenzione”

Hiv, Arcigay: “Rendere gratuito qualsiasi strumento di prevenzione”

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Perché questo articolo dovrebbe interessarti? Con il coming out sierologico di Elena Di Cioccio, che ha dichiarato di vivere con HIV, e il dibattito attorno alla rimborsabilità della PrEP, si riaccende la discussione sull’HIV e sulla prevenzione. Ne abbiamo parlato con Francesco Angeli, vicepresidente di Arcigay nazionale e delegato salute di Arcigay Roma.

La PrEP (profilassi pre esposizione) è un farmaco efficace che protegge dall’HIV e che in Italia continua ad avere un costo elevato (circa 60 euro al mese), interamente a carico delle persone. Nelle scorse settimane l’AIFA ha deciso di rimandare la discussione sulla possibilità di rendere questo farmaco gratuito.

Come si legge nella petizione sostenuta da numerose associazioni per ottenere la rimborsabilità della PrEP da parte del Servizio sanitario nazionale: “La non gratuità della PrEP costituisce una barriera insormontabile per le persone più giovani e per quei gruppi di popolazione più esposti al virus perché socialmente (e dunque economicamente) più vulnerabili. Le associazioni e la community che si occupano da decenni del contrasto all’HIV e dei diritti delle persone LGBTQIA+ denunciano con forza questa reiterata violazione del diritto alla salute e sottolineano come il mancato accesso alla PrEP provocherà centinaia di nuove infezioni che potrebbero essere evitate”.

L’Italia ha sottoscritto in ambito ONU l’impegno a sconfiggere l’AIDS entro il 2030, ma ci sono ancora notevoli ostacoli che rendono inaccessibili gli strumenti di prevenzione. Ne abbiamo parlato con Francesco Angeli, vicepresidente di Arcigay nazionale e delegato salute di Arcigay Roma

In questi giorni è emerso un dibattito sulla rimborsabilità della PrEP. Cosa serve alla comunità LGBTQ+?

La PrEP è un dispositivo di prevenzione che evita il contagio da HIV. Come tutti i dispositivi di prevenzione è necessario che tale strumento sia disponibile gratuitamente, così come i condom dovrebbero essere gratuiti. Qualsiasi strumento che limita la diffusione da HIV, o anche di altre infezioni sessualmente trasmissibili, dovrebbe essere gratuito in generale, non solo per la comunità MSM – uomini che fanno sesso con uomini -, che è una categoria dove l’incidenza di contagio da HIV è più alta, ma in generale per tutta la popolazione.

In un paese in cui si parla poco e in modo tabuizzato di sesso, i diritti sessuali per le persone queer sono fragili. A che punto siamo in Italia?

La sessualità è un aspetto centrale della vita di ogni persona. È un diritto vivere la propria sessualità in modo appagante, libero da coercizioni, discriminazioni o violenza. E proprio la discriminazione, relativa alle persone LGBT+, è un tema centrale. Pensiamo al pregiudizio di ognuna di queste categorie. Le donne lesbiche spesso vengono immaginate solo in chiave pornografica, gli uomini gay vengono spesso associati direttamente alla sieropositività, le persone bisessuali vengono spesso identificate con una promiscuità sessuale, le persone trans, soprattutto se MtF, vengono associate alla prostituzione. Questi schemi culturali incidono sulle vite di tutti noi. E chiaramente anche sulla sessualità, che può risentirne fortemente

Negli scorsi giorni il il coming out sierologico di Elena Di Cioccio ha portato l’attenzione sull’HIV. A proposito di persone in PrEP o sierocoinvolte, che impatto ha la loro visibilità sulla salute?

Dobbiamo immaginare che ogni atto di visibilità legata a strumenti di prevenzione ne permette una diffusione più forte e sicura. Così è stato per il preservativo. Parlare spesso di sesso sicuro e di utilizzo del preservativo ha permesso negli anni che le persone utilizzassero tale strumento. Ora abbiamo, oltre al preservativo, anche la PrEP come strumento di prevenzione. Un racconto di persone in PrEP, che assumono il farmaco correttamente, è positivo nel convincere altre persone ad assumere la PrEP, seguendo i percorsi ospedalieri. E ciò porterà alla riduzione del contagio da HIV.