Perché questo articolo potrebbe interessarti? Nei cinema italiani tra i film più visti al secondo posto c’è quello della coppia di youtuber siciliani Me contro te, che si rivolgono a un pubblico di bambini. Il cinema italiano, però, non dedica molto attenzione a questa fascia di età
Me contro te – Vacanze in Transilvania è al momento il film al secondo posto nei cinema in Italia per numero di spettatori (2.216.782), dietro all’ultimo film diretto da Martin Scorsese, con Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, e davanti al biopic Zucchero – Sugar Fornaciari di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano.
Il podio nei cinema italiani
Il podio attuale fotografa bene quali sono i gusti di coloro che ancora vanno al cinema a guardare un film, mentre in Italia molte sale arrancano o addirittura chiudono, come è successo con due cinema storici milanesi. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, molte persone hanno fatto ritorno nelle sale e questo non può che far piacere considerando tutte le persone – non soltanto gli esercenti di sale – che trovano il proprio sostentamento nel lavoro per l’industria cinematografica.
Non è la prima volta che la coppa di ragazzi siciliani Sofia Scalia (Sofì) e Luigi Calagna (Luì) passa dalla produzione di contenuti per il canale Youtube di Me contro te alle sale. Quello attualmente in programmazione è il loro quarto film e ogni volta è stato un successo. Hanno quasi 7 milioni di follower su YouTube, il loro primo film, nel 2020, La Vendetta del Signor S, ha incassato nove e milioni e mezzo di euro, secondo solo a Checco Zalone.
Da YouTube al cinema
Il loro successo, però, non va spiegato solo con il grande seguito che hanno sui social, ma dal vantaggio che hanno del ricambio continuo del loro pubblico: per ogni bambino che cresce, e diventa adolescente e non li segue più, c’è sempre un altro bambino che entra nella fascia d’età che costituisce il loro target. Per capirci: c’è anche una linea di oggettistica scolastica Me contro te, ma non vedrete mai un diario griffato Me contro te ma non lo vedrete mai nello zaino di uno studente di scuola media.
Il fatto, però, che i loro film abbiano successo, è un fenomeno che l’industria cinematografica italiana dovrebbe prendere d’esempio: quanti film per bambini arrivano attualmente nelle sale? Soprattutto, quanti se ne realizzano in Italia? Praticamente nessuno. Eppure la fascia d’età dai sette/otto agli undici anni, che si pensa sempre poter essere accontentata dai tanti programmi, anche in streaming, disponibili in tv e sulle piattaforme, potrebbe essere un miracoloso toccasana per i conti delle sale.
Un pubblico dal ricambio continuo
Perché è il caso di parlare chiaro. Killers of the flower moon, il film di Scorsese primo in classifica, ha goduto di una gigantesca promozione su tutti i mezzi di comunicazione. Molti vanno a vederlo non perché attratti dalla storia che racconta, ma dal regista e dagli interpreti. La curiosità verso il film viene continuamente stuzzicata con uno stillicidio di notizie che mantiene viva l’attenzione sul film. Perché ricordarsi, ad esempio, proprio ora, di raccontare (lo ha fatto Scorsese) che sul set Di Caprio e De Niro non si sopportavano e litigavano spesso? Avrebbe potuto svelarlo già nelle prime interviste.
Mentre il pubblico del film dei Me contro te si manterrà costante nei numeri, quello del film di Scorsese è destinato a una curva discendente, come è successo col film Oppenheimer, che ha fatto il pienone nelle prime settimane di programmazione, poi gli spettatori sono andati man mano scemando, scoraggiati sia dalla durata (tre ore) che dalla delusione di molti che durante la proiezione avevano rischiato seriamente di addormentarsi per la noia.
I bambini salveranno il cinema
La terza posizione occupata dal film su Zucchero Fornaciari si inserisce nella scia dei numerosi biopic (film biografici) su cantanti, molto in voga negli Stati Uniti e da qualche tempo importati in Italia. Il dietro le quinte della vita e dei concerti del proprio beniamino stuzzica la curiosità dei fan, ma di solito la permanenza in sala della pellicola non ha lunga durata.
Morale della favola: I Me contro te salveranno il cinema italiano? Più di loro, a farlo potrebbero essere i bambini.